Una vera e propria rivoluzione di natura energetica sta per arrivare nel nostro paese, grazie a questo primo esperimento autostradale.
Come ben sappiamo nei prossimi anni si proverà ad accelerare per quanto riguarda la cosiddetta transizione ecologica in ambito motoristico. Il progetto prevede la diminuzione effettiva di tanti motori a combustione interna, troppo inquinanti per l’ambiente, e la sempre maggiore diffusione di automobili e mezzi di trasporto ibridi o elettrici.
Ma la transizione non riguarda solo i motori, ma anche le strade su cui le auto percorrono. In tal senso va segnalata una trovata rivoluzionaria ed energetica che sta per essere sperimentata in Italia. Precisamente sull’autostrada del Sole, la nota A1 Milano-Napoli. All’altezza dell’area di servizio Arno Est compaiono delle particolari strisce scure inglobate dall’asfalto.
Di cosa si tratta? Sono i cosiddetti dispositivi Lybra, sui quali si basa il nuovo progetto “Kinetic energy harvesting from vehicles” (Kehv) di Autostrade per l’Italia, la prima sperimentazione al mondo su un tratto autostradale di un sistema di produzione di elettricità a partire dall’energia cinetica delle auto in decelerazione.
Lybra è un impianto sviluppato dall’azienda 20energy di Spoleto per testare la possibilità di produrre energia elettrica gratuitamente dalla strada, grazie alla semplice frenata di un’autovettura sull’asfalto. Un movimento che produce e spreca moltissima energia, che va recuperata con un sistema ad hoc.
L’idea è quella di montare una striscia di generatori tubolari che, una volta schiacciati dall’auto in frenata, producono energia elettrica. Le aree predisposte ed ideali sono quelle dove veicoli ad alta percorrenza sono costretti a rallentare: caselli autostradali, aree di servizio, rotatorie o barre d’accesso.
Sulla A1 va in scena il primo impianto Lybra, con il dispositivo di circa 3×3,5 metri posto in prossimità dell’autogrill in Toscana. L’azienda 20energy afferma che basta il passaggio di 150 automobili su un solo “tappeto” per produrre 1 kWh di energia elettrica. Ciò vuol dire che ogni 7.500 auto frenanti è possibile ricaricare, gratis un’auto elettrica con batteria da 50 kWh.
Innovazione energetica davvero interessante, che non solo aumenta il fascino e l’utilità delle vetture elettriche, ma rende il tutto ancor più economico ed ecologico, visto che nessun grammo di energia verrebbe così sprecata. Secondo Autostrade Italiane inserendo questi impianti nelle piste delle barriere di Milano Sud e Milano Nord, con un traffico medio giornaliero di 8 mila veicoli pesanti e 63 mila veicoli leggeri, in totale si potrebbero produrre almeno 400 MWh di energia elettrica ogni anno. Quanto basta per ricaricare completamente 8 milioni di auto elettriche e consumare molta meno CO2.
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