Lutto nel mondo dello sport, tifosi commossi: se ne va il mito

Brutte notizie nel mondo dei motori, con un lutto che ha sconvolto gli appassionati che dovranno dare l’addio a un mito delle corse.

Le tragedie sono sempre dietro l’angolo e purtroppo gli appassionati del motorsport sono consapevoli che le loro competizioni preferite presentano un altissimo tasso di rischio. Sono stati tanti in passato i piloti che hanno perso la vita proprio nel momento in cui davano vita a vibranti gare, con la sicurezza che è stata messa al centro delle organizzazioni solo dopo diversi anni.

lutto nel mondo dello sport
Sport in lutto (Derapate)

Sono stati i piloti del periodo tra gli anni ’60 e ’70 a far capire al mondo intero che non era possibile continua su quella strada. Fenomeni come Jackie Stewart e Jochen Rindt si fecero portavoce di una voglia di cambiare il regolamento delle corse, con la stampa che rispose definendoli “Piloti latte e miele”.

Oggi per fortuna le cose sono cambiate e possiamo dunque tirare un sospiro di sollievo nel vedere violentissimi impatti, come accaduto domenica a Valencia in occasione della gara della Moto2 con la moto di Izan Guevara che ha colpito Sergio Garcia, non riportare alcuna conseguenza grazie a sofisticatissimi airbag.

C’è chi però anche nel passato del mondo delle corse ha saputo entrare nel mito e raccontare le proprie imprese per tanti anni. Le moto hanno subito moltissimi cambiamenti, ma uno di quelli che ha saputo imporre il proprio nome nella leggenda è sicuramente Luigi Frigerio, con l’uomo che purtroppo ci ha da poco lasciati.

Addio a Luigi Frigerio: il re delle moto fuoristrada

Le Gilera Frigerio sono state tra le più incredibili e hanno cambiato il mondo delle enduro, ma il mito di Luigi Frigerio diventò iconico nel 1976. Quello infatti fu l’anno in cui diede vita per la prima volta alle leggendarie Puch Frigerio, delle moto che hanno imposto il proprio nome nella leggenda dei Campionati di Regolarità.

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Puch Frigerio, una delle moto di Luigi Frigerio (YouTube – derapate.it)

Frigerio ebbe modo di portare avanti una stretta collaborazione con la Steyr Daimler Puch Austria, diventandone anche il primo importatore in Italia del colosso austriaco. Ciò che ha reso molto amato Frigerio dai piloti e dai suoi collaboratori era la sua straordinaria passione per le corse e la volontà di essere sempre presente alle gare nelle quali vi era una delle sue moto.

Purtroppo l’uomo non è riuscito a superare una grave malattia che ormai lo bloccava da diverso tempo. Aveva 82 anni e fu uno dei più grandi innovatori del mondo delle moto in Italia, dando vita a una serie di grandi innovazioni per le moto enduro, con il progetto che fu portato avanti con suo fratello Piero.

Tra i grandi progetti di Frigerio non si può inoltre dimenticare il duro lavoro che lo portò a creare nel 1988 la Frigerio Preparazione Moto, che doveva restaurare i vecchi modelli di Puch. Era nato nel 1941 in quel di Arcore, in provincia di Varese, e con lui se ne va una leggenda, un uomo che ha dimostrato di poter credere nei propri sogni, facendo diventare realtà la magia delle moto enduro.

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