Le auto elettriche rischiano di essere già un passo indietro e di diventare vecchie prima ancora di essere le più diffuse sul mercato internazionale
Sta arrivando una nuova tecnologia che riguarderà i motori delle vetture del futuro che potrebbe spazzare via l’elettrico. A quanto sembra è molto più conveniente e con meno rischi. Rischia di esserci un dietrofront totale.
Qual è la direzione che seguirà l’Automotive nel prossimo futuro? A cosa ci porterà il cambiamento climatico e la crisi ambientale? Quali macchine guideremo da qui a 10 anni? Tutta una serie di interrogativi a cui ovviamente devono rispondere sia i governi nazionali che le case produttrici. Qualche tempo fa sembrava che la soluzione a tutti i mali fosse il ricorso all’elettrico. Grazie alla batteria si potevano abbattere le emissioni di anidride carbonica e inquinare molto meno.
Purtroppo si è poi scoperto che in realtà quello che si evita con la circolazione lo si consuma per la fase produttiva delle Bev. Addirittura servono almeno 45.000 chilometri percorsi per pareggiare le emissione della fabbricazione. Inoltre, almeno per quanto concerne l’Italia, sia i costi che la disponibilità delle colonnine di ricarica sono un problema che sta limitando la vendita. Al momento attuale bisogna cercare di capire se il calo degli acquisti di vetture elettriche sia momentaneo, dettato dalle contingenze economiche, o un trend definitivo.
Gli studiosi del settore, nel frattempo, non restano con le mani in mano e stanno cercando di trovare delle soluzioni anche per il futuro, magari con tecnologie diverse da quelle conosciute finora.
Carburanti ecologici, il futuro è l’idrogeno: nuova miscela per i motori diesel
Un gruppo di scienziati australiani ha sviluppato ad esempio un motore diesel che utilizza una miscela di idrogeno (90%) e gasolio. Una soluzione rivoluzionaria che riduce drasticamente le emissioni di CO2 (85%) e che potrebbe rappresentare una vera svolta. L’idrogeno è un carburante ecologico le cui scorie di combustione sono rappresentate solo da acqua e non da anidride carbonica.
Questo gruppo di studio, guidato dal professor Shawn Kook della Scuola di ingegneria meccanica e manifatturiera, ha dichiarato che il loro motore riduce le emissioni di anidride carbonica a 90 grammi per kWh.
La notizia più importante è che gli attuali motori diesel possono essere convertiti a questa nuova miscela e quindi non vanno sostituiti. Un risparmio di costi incredibile che potrebbe rappresentare la vera fortuna di questa nuova tecnologia.