In Italia è stata presa una decisione inaspettata che ha lasciato tutti senza parole: nessuno si sarebbe mai aspettato un addio alle auto.
Le automobili sono una parte fondamentale della vita quotidiana di milioni di persone, grazie alle quali tutti possono sentirsi più indipendenti e autonomi. Qual è allora l’origine di questo indispensabile veicolo? Secondo gli storici, tra il XIX e il XX secolo la parola “automobile” veniva utilizzata per identificare tutti i mezzi di trasporto che trasportavano persone, come ad esempio imbarcazioni e veicoli terrestri con motore. Tuttavia, la prima automobile della storia fu costruita subito dopo l’invenzione del motore a combustione interna.
In modo particolare, l’ingegnere tedesco Karl Benz costruì il primo veicolo a motore nel 1885. Questa primitiva automobile si chiamava Benz Patent Motorwagen, ed era in grado di raggiungere i 16 km/h di velocità. Oggi, invece, su tutto il pianeta circolano oltre 1 miliardo di veicoli, ma l’Italia ha deciso di intraprendere una strada rivoluzionaria che rischia di cambiare per sempre la storia di questo mezzo nel nostro paese.
In base agli ultimi studi, effettuati dall’Osservatorio 2023 Stili di mobilità di Legambiente-Ipsos, gli italiani sono ancora legatissimi all’automobile. Nonostante il cambiamento climatico, la pubblicità sulla mobilità sostenibile, le numerose piste ciclabili e i vari mezzi di trasporto pubblico disponibili, l’83% degli italiani intervistati non rinuncerebbe mai alla propria auto. E non solo: l’84% ha dichiarato di non sentirsi a proprio agio su nessun mezzo di trasporto pubblico. Tuttavia, gli intervistati hanno dimostrato di non ignorare il problema dell’inquinamento, infatti il 45% è favorevole all’introduzione di una tariffa per la circolazione in città.
Il 62% è addirittura a favore del progressivo divieto alla circolazione dei mezzi inquinanti nei centri urbani. Per quanto riguarda il tema attuale sui veicoli a zero emissioni, il 25% degli italiani intervistati è disposto a sostituire la propria auto con una vettura elettrica o ibrida plug-in. Ciò che sorprende maggiormente è la ramificazione di quel 25%: in modo particolare, il 32% di costoro acquisterebbe un’auto a zero emissioni o ibrida perché è meno inquinante, mentre il 20% lo farebbe esclusivamente perché otterrebbe un risparmio sui consumi. Ad ogni modo, per gli intervistati l’unica strada percorribile per salvaguardare la salute del pianeta è l’elettrificazione.
Purtroppo, ci sono ancora alcuni problemi da risolvere per l’espansione del settore elettrico, alcuni dei quali sono le poche colonnine per la ricarica delle batterie e gli alti costi delle auto elettriche. Pertanto, il 55% di coloro che hanno partecipato al sondaggio vorrebbe che il governo introducesse più incentivi per i veicoli elettrici. In conclusione, le interviste effettuate agli italiani hanno mostrato uno spaccato della società: la maggior parte della popolazione non riesce a distaccarsi dalla propria auto ma, al contempo, è attenta ai problemi del pianeta e desidererebbe un aiuto in più dal governo. La strada però sembra ormai tracciata, e anche il nostro paese sembra sempre più rivolto al futuro e ad una mobilità sostenibile.
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