Grazie a una proposta del Governo tutti potrebbero pensare di cambiare la propria automobile: ecco come
Il parco auto, in Italia, è uno dei più vecchi d’Europa. Le automobili italiane, infatti, hanno in media più di 10 anni; una condizione che limita la lotta allo smog perché questi veicoli, non rispettando gli ultimi standard, risultano essere più inquinanti. Quello dello svecchiamento del parco automobilistico è un problema che il Governo ha già provato a risolvere con gli ecoincentivi, ma senza grandissimo successo.
La soluzione, infatti, sarebbe rappresentata dalle auto elettriche ma i costi ancora troppo elevati di questi veicolo non incoraggiano gli automobilisti all’acquisto e le famiglie, economicamente in difficoltà, preferiscono quindi rinunciarvi pur di tenere qualche soldo da parte. Il Governo, però, sta studiando una nuova soluzione che consentirebbe a tutti di avere un’auto nuova.
La soluzione per svecchiare il parco auto italiano
L’idea arriva dalla Francia che ha deciso di adottare il cosiddetto leasing sociale. Una soluzione che, come riporta Repubblica, ha già trovato consensi nel paese transalpino tanto che il 1 novembre è partita la raccolta delle richieste e a gennaio saranno consegnate le vetture acquistate dallo Stato e poi assegnate alle famiglie. Un modello che potrebbe essere seguito anche dall’Italia permettendo così di accelerare il processo di rinnovamento del parco auto e consentendo alle famiglie che non possono permetterselo di avere a disposizione una nuova auto.
L’obiettivo della misura è quello di dare modo alle famiglie meno abbienti abbiano la possibilità concreta di cambiare la propria vecchia auto con una vettura elettrica o con motore termico a basso impatto ambientale partendo da una rata mensile minima a partire da 75 euro, una cifra relativamente bassa per un veicolo. L’idea è portata avanti da Aci con il presidente Angelo Sticchi Damiani che ha già annunciato che la settimana prossima ci sarà un confronto per far iniziare la sperimentazione, seppur con un numero minimo di vetture.
Proprio l’Aci, che sarebbe chiamata a gestire il parco auto in affitto a chi decide di rottamare la propria vettura, è stata tra le protagoniste degli incontri con alcuni rappresentati del governo per studiare la misura, in particolare i ministri dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, e dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin.
Ancora da stabilire, ovviamente, il prezzo della rata mensile che chi usufruisce di questa misura andrebbe a pagare, così come le fasce di reddito che potranno accedervi, ma l’idea è quella di stabilire un minino di 75 euro per un massimo di 125. Isee, anzianità della vettura e tipologia di veicolo da rottamare saranno criteri stabiliti più avanti, ma sicuramente saranno tutti fattori che andranno a formare il prezzo della rata così come la possibilità o meno di beneficiare della misura. Una misura ancora tutta da studiare ma che, indubbiamente, potrebbe dare una grossa mano nel rinnovamento del parco auto italiano, una missione che sta diventando sempre più complicata.