Quello che Tesla non dice: un rischio ecologico si aggira per il mondo

Una novità incredibile celata da Tesla che ha colto tutti di sorpresa. Elon Musk non aveva mai parlato di questa particolare vicenda

Il mondo di Tesla è una continua scoperta, sia per quanto concerne le caratteristiche tecniche dell’auto elettrica più famosa del mondo, sia per le decisioni a dir poco originali che il suo fondatore attua costantemente.

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Clamorosa novità da parte di Musk (Derapate – ANSA)

 

Come è stato raccontato più di una volta chi scegli di sposare il progetto Tesla scegli di entrare in una sorta di setta. La casa automobilistica americana, fondata da Elon Musk, ne tira fuori sempre qualcuna, sia per quanto concerne le novità tecniche al proprio interno, sia per i piani strategici che ne caratterizzano il presente e il futuro. Il magnate di origine sudafricana è famoso per le sue trovate geniali e a volte forse riesce anche ad andare troppo oltre, non riscontrando il piacere del pubblico.

I cali di vendita dell’elettrico e l’aumento dei costi delle materie prime per fabbricarle sono un aspetto che non ha escluso nemmeno Tesla. Musk si è ritrovato a fare i conti con una domanda calante e con numeri finanziari peggiorati rispetto allo scorso anno. Forse per questo sta accelerando nel lancio di qualcosa di nuovo (vedi Cybertruck) per superare la concorrenza. Nel frattempo, però, sembra che Tesla si stia concentrando anche sulle sue vecchie automobili e in particolar modo sulla fine che fanno.

Si avete capito bene: dove vanno a finire le Tesla che vengono giudicate “esaurite” dalla casa produttrice?

Tesla, sapete dove vanno a finire i modelli “vecchi”: la clamorosa rivelazione

Questa notizia è uscita fuori grazie all’esperienza di un automobilista di Vancouver, in Canada, dopo aver indagato sulla sua Model Y. La Tesla, giudicata finita per il Nord America, è stata rintracciata in Ucraina, più precisamente a Uman, ed era in vendita.

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Dove vanno a finire le vecchie Tesla (Derapate – ANSA)

 

Il fenomeno non sembra essere così singolare visto che diverse case stanno ancora cercando di capire come smaltire le auto a fine corsa. Le batterie vecchie diventano pericolose e tossiche se pendono fuoco e non si può correre questo tipo di rischi.

Visto che non esiste ancora un’infrastruttura per smaltire in modo sicuro questi mezzi, l’unico modo, adottato anche da Tesla, è quello di venderli all’estero, in mercati meno competitivi.

In particolar modo l’Ucraina ha sfruttato questa opportunità, arrivando fino al 9% del tasso di acquisizione dell’elettrico, praticamente al pari degli Stati Uniti. Sul territorio ucraino sono presenti al momento 11.000 stazioni di ricarica, un numero davvero elevato per un Paese di dimensioni ridotte.

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