Volkswagen ha deciso di fermare la produzione di questo modello. Brutta notizia per gli appassionati: cosa sta succedendo.
Non è un periodo semplice per il gruppo Volkswagen. Il colosso tedesco, che ha al suo interno alcuni dei marchi più blasonati della storia del mondo dei motori, è alle prese con nuove criticità. La decisione presa dall’azienda è destinata a far discutere. In molti si chiedono cosa possa significare in ottica futura.
In questi anni la missione particolarmente difficile delle principali aziende del mondo dei motori è stata e continuerà ad essere fare i conti con la sostenibilità ambientale e essersi trovati a dover rivoluzionare in breve tempo un modello produttivo consolidato in decenni stravolgendo in molto casi quasi completamente la propria identità.
Se a questo aggiungiamo le difficoltà legate alle conseguenze della pandemia da coronavirus, è facile capire perché anche un assoluto gigante del settore come Volkswagen stia trovando tutt’altro che semplice la strada verso quello che è il futuro della mobilità. Il gruppo e le sue aziende, sulla scia anche delle normative europee, investono sempre di più sull’elettrico. Il gruppo ha però annunciato una decisione in tal senso che certamente farà pensare.
Volkswagen ha infatti annunciato lo stop alla produzione di alcuni modelli elettrici (la Volkswagen ID.3 e la Cupra Born) nel suo stabilimento tedesco di Zwickau. I lavoratori del Padiglione 5 vedranno un abbassamento da 3 a 2 turni lavorativi. Non è la prima volta che l’azienda prende una decisione del genere, è infatti la seconda volta nell’arco di quasi due mesi che il gruppo decide per un momentaneo cambio di rotta.
Il motivo della decisione aziendale sarebbe da ricercare nel calo della domanda relativa ai veicoli elettrici. Per quanto la tutela ambientale sia una priorità che sulla carta mette tutti d’accordo, le perplessità dei potenziali acquirenti legati a questi modelli continuano ad essere molte, ad iniziare dai prezzi elevati per finire con i dubbi sull’autonomia.
Volkswagen comunque rassicura, e definisce la decisione una mossa strategica atta a preservare il funzionamento produttivo e la buona salute dello stabilimento, nel presente e soprattutto in ottica futura.
La domanda sui veicoli elettrici, che secondo gli esperti del settore continuerà ad essere al di sotto delle aspettative almeno per il prossimo periodo, preoccupa però i sindacati. Thomas Knabel, rappresentante sindacale dell’IG Metall di Zwickau, al giornale tedesco Automobilwoche non ha nascosto una certa apprensione sulle prossime tappe della questione, e sta valutando attentamente la situazione per tutelare l’interesse dei propri lavoratori e valutare le mosse migliori per il futuro, come riporta il portale formulapassion.
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