Anche la casa italiana Fiat “cade” nella rete dei cinesi. Non ci credete, allora date un’occhiata al nuovo accordo commerciale che rivoluziona tutto…
Lentamente, i marchi europei stanno iniziando ad aprire gli occhi e a fare i conti con la concorrenza cinese, un’ondata di nuovi modelli e prodotti che potrebbe davvero mettere a repentaglio la supremazia di questi brand storici anche in casa loro, oltre che all’estero. Le armi in mano alle case cinesi? Convenienza, grandi tecnologie a bassi prezzi e l’effetto della novità I brand europei rispondono con la fedeltà del cliente e la loro comprovata reputazione costruita in tanti anni.
Difficile che anche brand storici non si facciano tentare dalla possibilità di investire in tecnologie poco costose e dal probabile ottimo risultato sul mercato come quelle messe in ballo dalla Cina sul nostro mercato. Un esempio incredibile è la casa italiana Fiat che presto avrà “qualcosa di cinese” dentro di se. O meglio, dentro molte delle sue vetture. Ma per capire come siamo arrivati a questo, ordiniamo un attimo le idee.
Per leggere quanto sta accadendo, dobbiamo partire dall’accordo che il Gruppo Stellantis ha concluso con un nome di primo piano sul mercato delle automobili elettriche, evidentemente il futuro del brand secondo la dirigenza e anche in vista dell’addio ai motori termici a cui manca sempre meno. Le due aziende si sono accordate per fare qualcosa che riuscirà a portare benefici ad entrambi i marchi.
Secondo le ultime notizie, il Gruppo Stellantis ha concluso importanti accordi commerciali con Contemporary Amperex Technology Co. Limited, una casa cinese che per comodità chiameremo CATL che lavora fin dal 2011 nel campo delle tecnologie rinnovabili impegnandosi sulla produzione di batterie per automobili elettriche. Il suo prodotto più importante? Quelle al Litio-Fosfato.
Anche gli scienziati europei concordano sul fatto che le batterie a base di litio, ferro e fosfato siano più convenienti sotto tanti punti di vista rispetto a quelle tradizionali: ad esempio sono più economiche da produrre e montare sulle automobili e possono sostenere fino a tre volte il numero di cicli di ricarica di una batteria tradizionale che utilizza solo il litio. Insomma Stellatnis fa sul serio.
Questo accordo importante inserito nel piano a lungo termine del brand vedrà la fornitura dei prodotti di CATL a tutti i marchi della grande azienda olandese, incluse le batterie montate sulle Fiat presumibilmente. Insomma anche le vetture della holding olandese ben presto saranno cinesi, almeno in parte. Segno dei tempi che avanzano.
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