Nuovi problemi in casa Tesla, con Elon Musk e soci che dovranno fare i conti con una situazione davvero spiacevole.
I miglioramenti della gamma elettrica nel mondo sono ormai evidenti agli occhi di tutti e nessuno può negare in alcun modo il fatto che la Tesla sia stato determinante in questa crescita. La casa statunitense è infatti stata la prima che ha capito che si poteva puntare sulla creazione di una serie di auto di lusso a impatto zero.
Per diversi anni ha fatto sì che la Tesla fosse di fatto leader nel settore con il quasi assoluto monopolio, ma ora le cose sono cambiate. Per prima cosa infatti vi è la costante crescita dei marchi storici che ormai sanno perfettamente che l’elettrico rappresenta il futuro della mobilità.
Inoltre a mettere in crisi la Tesla vi è la costante crescita delle grandi aziende cinesi, con questa nazione che da tempo è diventata una di quelle maggiormente dominanti nel settore. Ecco come mai sono importanti costanti migliorie e novità, per poter rimanere sempre al passo con i tempi e pronti a svilupparsi da un punto di vista tecnologico.
Proprio questo è uno degli aspetti al quale Tesla tiene particolarmente, con il grande sogno che è sempre quello della guida autonoma. Non sono mancate le problematiche con questi sistemi, ma nonostante questo Elon Musk sta tendendo duro andando contro le critiche. Quando però ci sono dei rinnovamenti tecnologici così imponenti è normale che ci possano essere dei problemi a riguardo e infatti di recente la sentenza per la Tesla è stata negativa.
Una delle automobili che sta vendendo maggiormente in casa Tesla è la Model 3, peccato però che in uno di questi modelli eccezionali, il software FSD non abbia svolto il proprio lavoro. Infatti la Tesla ha dovuto presentarsi in Tribunale in Gran Bretagna in seguito a una citazione da parte di Ed Butler, un proprietario della vettura americana.
La sua richiesta non è legata a un incidente o guai di natura tecnica, ma semplicemente il proprietario della Model 3 ritiene che questi miglioramenti tanto decantati per l’aggiunta della guida autonoma nel prezzo della vettura, in realtà non siano evidenti. Il software FSD è risultato dunque deludente e allora la richiesta era quella di essere risarcito.
L’accusa ha spiegato come la Tesla Model 3 non sia stata in grado di soddisfare le richieste del cliente, dunque Butler ha deciso di denunciare la casa statunitense secondo il Consumer Rights Act sezione 11 del 2015. Il proprietario è infatti convinto di essere stato “truffato”, con delle garanzie che in realtà non sono state rispettate e dunque ha chiesto di vedersi restituire i soldi per l’aggiunta della guida autonoma.
Alla fine il tribunale ha dato ragione al proprietario, con Tesla che dunque dovrà ripagare di più rispetto alle 5800 Sterline, circa 66000 Euro, del valore della guida autonoma, ma il totale andrà a 8000 Sterline, oltre 9 mila Euro. Oltre a questo la Tesla si impegna a rimuovere gratuitamente il sistema FSD. Butler inoltre ha rifiutato la firma di un accordo di non divulgazione della sentenza, perché il suo intento è quello di far sapere a tutti ciò che gli era successo.
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