Non è mica detto che degli specialisti dell’automobilismo come i giapponesi non possano ricorrere a qualche trucco europeo per trasformare un’automobile normale in una top…
Se c’è una casa giapponese a cui le rivali straniere non hanno nulla a cui insegnare questa non può che essere la Toyota capace negli anni, anche grazie a tanti modelli storici che ben ricordiamo, di trasformare l’automobilismo in una sorta di monopolio in molti paesi del mondo. La vettura più venduta del mondo? E’ una Toyota. Il mezzo da sterrato più venduto degli ultimi anni? Toyota. Anche l’utilitaria più venduta al mondo, stesso discorso. 
Prendiamo un’automobile qualunque del marchio, ad esempio la Toyota Verso, una vettura familiare prodotta a cavallo tra il 2009 ed il 2014, quest’auto è stata così un successo che sono molti i modelli come Yaris che hanno avuto poi una loro versione station wagon nel corso degli anni dato che a quanto pare, il pubblico del marchio ama particolarmente questo tipo di automobili e le compra con frequenza.
La vettura è ormai fuori produzione anche se è difficile non aspettarsi un ritorno sul mercato con queste ottime premesse alla base, ma sapete una cosa? Non è tutta farina del loro sacco. In questo caso specifico infatti, per una volta la Toyota ha deciso di affidarsi ad un altro produttore per uno dei componenti più importanti della vettura, riuscite ad indovinare quale sia prima che ve lo diciamo?
Dettaglio nascosto!
Sotto il cofano della Toyota Verso si cela un segreto. O meglio, non di tutte le vetture in realtà dato che bisogna sapere una cosa: a partire dal 2013, la vettura venne sottoposta ad un bel restyling per tenere testa alle sue rivali che all’epoca erano soprattutto la Mazda 5 in Giappone e la nostra Fiat Multipla per quanto riguarda il mercato italiano. Non venne però cambiata soltanto l’estetica dell’auto. 
Pensate che la monovolume in versione per ospitare ben sei persone a partire da quell’anno montava un propulsore BMW! E non uno qualsiasi, dato che si trattava di un 1.6 di cilindrata con turbo e la capacità di erogare ben 116 cavalli di potenza! Ma se vi aspettavate un mezzo da gara, rivedere un attimo l’eccitazione è d’obbligo! L’auto era molto pesante, per questo le serviva un motore del genere.
In Italia abbiamo un esempio perfetto della questione con il Fiat Ulysse che con il suo motore da 124 cavalli 2.0 rimane ad oggi una delle automobili per la strada più potenti mai costruite da Fiat: la potenza era bilanciata dal peso del mezzo che non era certo esiguo, insomma, una Toyota con motore bavarese ma che non riprendeva esattamente l’emozionante assetto di una M3 dell’epoca. Rimane comunque un dettaglio curioso da conoscere con cui magari potete stupire gli amici automobilisti.
