Una novità pazzesca che solo ora è venuta fuori e non può non lasciare esterrefatti tutti gli italiani. Una cosa davvero pazzesca
Ovviamente l’esame per la patente è sempre un momento importante per tutti gli aspiranti automobilisti, l’importante è farlo però nel modo giusto, senza imbrogliare e senza violare la legge. Non tutti sono dello stesso avviso.
Come cantava Antonello Venditti “Notte prima degli esami” riferendosi a quelli di maturità, sono sempre cariche di ansie e tensioni. Si diventa grandi affrontando questi step nella vita e poi ci si accorge che in realtà non finiscono mai. Che si tratta appunto di scuola, di università o di lavoro, siamo sempre sottoposti a test. Chiaramente le cose non cambiano nemmeno quando parliamo della patente di guida e dell’esame che dobbiamo sostenere per ottenerla.
In realtà in questo caso i test sono due, uno di natura teorica e uno di natura pratica. A molti spaventa più uno ad alcuni l’altro, fatto sta che siamo obbligati a passarli entrambi se vogliamo ottenere il nostro documento di guida. Si può scegliere di affidarsi ad un’autoscuola oppure andare direttamente alla motorizzazione civile; tutte strade che portano però al medesimo risultato.
Si può essere bocciati e dover rifare tutto da capo, l’unica cosa importante è non imbrogliare, altrimenti si scade nel penale. Copiare all’esame di guida non è cosa consigliabile.
Esame di guida, prova ad imbrogliare con un auricolare: la polizia lo becca
La storia che stiamo per raccontarvi va però addirittura oltre, perché non si tratta di qualche sbirciatina a chi siede nel posto affianco o ad un paio di soffiate, ma ad un vero sistema ideato per far fare l’esame a qualcun altro.
Il soggetto in questione si è recato a sostenere il test teorico negli uffici preposti della Provincia Autonoma, munendosi di un auricolare dal quale presumibilmente ascoltava i suggerimenti di un amico collegato. La sua sfortuna è che nell’aula fossero presenti anche degli agenti di polizia in borghese. Insospettiti dal modo di fare dell’esaminando, si sono avvicinati per chiedere spiegazioni, al che lui ha ingerito l’auricolare per far sparire le prove.
In molti potrebbero pensare che sia finita qui, invece no. I poliziotti non si sono accontentati di sentire la sua versione ma lo hanno accompagnato in ospedale per una radiografia, dove è emersa la presenza dell’auricolare nel suo apparato digerente.
L’uomo è stato denunciato con l’accusa di presentazione di esami opera di altri (una legge che risale al 1925 e ancora in vigore) e per falsità ideologica per induzione. Il tutto porta ad una potenziale condanna che varia dai 6 mesi ai 2 anni. Ma non era meglio studiare?