La concorrenza asiatica sprona i blasonati brand europei a rivedere i loro listini di vendita per evitare il fallimento
L’evoluzione delle normative riguardanti le emissioni nocive nell’aria ha innescato una rivoluzione senza precedenti nell’industria automobilistica globale. La pressione per ridurre l’impatto ambientale ha spinto i produttori a riorientare la loro ricerca e sviluppo verso soluzioni più sostenibili, aprendo le porte alla diffusione dei veicoli elettrici come alternativa concreta. Il mercato cinese, in particolare, ha assunto un ruolo significativo, offrendo alternative a zero emissioni a costi notevolmente inferiori rispetto alle controparti europee e occidentali. La competizione crescente da parte dei costruttori cinesi, che hanno investito massicciamente nella produzione di veicoli elettrici, ha catalizzato una reazione a catena.
Le case automobilistiche europee, in risposta alla sfida della competitività dei prezzi lanciata dal colosso asiatico, si sono trovate costrette a rivedere al ribasso i listini delle loro auto elettriche. Questo brusco ridimensionamento dei prezzi ha rivoluzionato il mercato, rendendo i veicoli elettrici una scelta più realistica per un numero sempre maggiore di acquirenti. Per evitare di essere sbranate dalla concorrenza impari del concorrente cinese, le case europee hanno iniziato a produrre utilitarie a prezzi più ragionevoli, capendo che il male minore sia la riduzione degli utili contro una crisi finanziaria altrimenti preannunciata senza precedenti.
Per combattere ad armi pari la spietata concorrenza cinese, il marchio della Losanga ha inserito nei propri piani futuri la una nuova utilitaria che dovrà occupare il segmento lasciato scoperto dopo la sospensione della produzione della celebre Renault Twingo dopo 30 anni di onorata carriera. La sostituta andrà a occupare quella fascia di mercato poco remunerativa dal punto di vista dei margini aziendali ma fondamentale per non lasciare spazio alla concorrenza. Il progetto dovrebbe vedere la luce nel 2026 e piazzarsi un gradino sotto la futura compatta elettrica, la Renault 5.
La futura utilitaria francese avrà certamente un prezzo d’attacco competitivo considerando sempre che si tratterà di un veicolo completamente a batteria, posizionandosi con il listino del nuovo tra i 15 ed i 19 mila euro. La produzione inizierebbe nel 2025 in uno stabilimento europeo del gruppo, per poi vedere la luce dei concessionari a partire dall’anno seguente. Il nome ufficiale ancora non è stato comunicato, anche se non è escluso che potrebbe proseguire con il naming della sua antesignana di successo.
Non sappiamo, infatti, se il modello che verrà sarà un progetto ex novo o sarà l’evoluzione di quello uscente. Dovrebbe comunque mantenerne le proporzioni, ossia inferiori ai 4 metri di lunghezza, con spazio a sufficienza nella parte anteriore e omologata per quattro persone. Il pacco batterie sarà proporzionato al prezzo concorrenziale e all’habitat naturale in cui la futura Twingo dovrà districarsi, cioè il nucleo urbano e quindi sarà di dimensioni compatte ma sufficiente per garantire gli spostamenti cittadini.
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