La Mercedes-Benz 190 diventa la C111 Art Car: quelle ali di gabbiano, come la DeLorean di Ritorno al Futuro, ci fanno emozionare. Mai come questa volta passato e futuro si fondono alla perfezione.
Gli omaggi alle auto che nel passato hanno fatto la storia continuano ad essere un filo conduttore per le grandi aziende automobilistiche. Il pubblico, in fondo, ha bisogno di tutto questo: oltre alla tecnologia e alla sostenibilità, oltre alla sicurezza, riannodare i fili del legame con un passato che ha segnato un’epoca è qualcosa che, nel mondo delle quattro ruote, “riscalda il cuore” e può tramutarsi, mai come in questo caso, in una operazione marketing davvero vincente.
Sono passati 50 anni esatti dalla produzione della mitica C 111 (parliamo di un prototipo), e Mercedes ha ancora voglia di “emozionare” con un’auto che non è stata certo solo un nome nel panorama mondiale, pur non essendo mai uscita di fatto sul mercato a larga scala. Sia chiaro che i prototipi non sono mai fine a se stessi, Mercedes-Benz non perde certo tempo e la C111 nacque all’epoca per testare nuovi motori. Quando ovviamente deve nascere un nuovo progetto, che deve pescare a piene mani e non senza logica dal passato, ci si affida alla mano esperta e all’estro di professionisti di prim’ordine, come l’artista tedesco Michael Sailstorfer che ha tratto ispirazione da una vettura che è nella memoria di tutti, ovvero la Mercedes-Benz 190E, l’ha disegnata come una C 111.
Quale migliore emozione se non ispirarsi ancora una volta poi alla mitica De Lorean, la vettura che con Ritorno al Futuro ha fatto sognare intere generazioni e che rappresenta con le sue ali di gabbiano un cult, una icona assoluta. Le rievocazioni possono rappresentare un rischio enorme: le grandi case automobilistiche lo sanno bene e hanno il compito di creare, in tal senso, il giusto mix tra passato e presente.
La Mercedes-Benz 190 figlia di un passato carico di emozioni (e di grandi numeri di vendite), si trasforma così nella C111 Art Car: ecco a voi l’ennesimo esperimento della casa a tre punte destinato a lasciare il segno. La C 111 Art Cart è stata presentata al 38° Festival di Hyeres in Francia, dove Mercedes-Benz ha assegnato il suo terzo Premio per la Sostenibilità. I progetti dei finalisti sono stati presentati insieme al modello di reinterpretazione creato, come detto, dallo scultore berlinese Michael Sailstorfer. Secondo l’artista, la 190E è stata l’auto dei suoi sogni fin dalla sua giovinezza. Questo ha ispirato il suo straordinario lavoro.
Come detto il design dell’auto emana un fascino retro-futuristico, che ricorda la DMC DeLorean resa popolare dalla trilogia cinematografica Ritorno al Futuro. Il nuovo modello C 111 Art Car può sembrare dotato di un esterno rivettato, ma osservandolo più da vicino, vediamo quelli che sembrano veri e propri segni di proiettili, che riflettono la reputazione a prova di proiettile del motore M102 del marchio. In linea con questo concetto di design c’è l’integrazione di uno stile di pannello in lamiera, che nasconde perfettamente i fari a scomparsa.
Lo scultore berlinese Michael Sailstorfer affronta la pratica del “vero collage” nel suo lavoro commissionato per la Mercedes-Benz Art Collection ricostruendo una Mercedes-Benz 190 E (W201, prodotta in serie dal 1982 al 1993) come una leggendaria Mercedes-Benz C 111 (la serie C 111 consisteva intorno al 1970 di prototipi e veicoli sperimentali).
Il suo concetto utilizza il veicolo di serie degli anni ’80, ben usa e getta, che viene trasformato, con amorevole attenzione ai dettagli, in una versione artistica del raro e altamente desiderabile prototipo del modello C 111, l’auto dei sogni dell’artista fin dalla sua giovinezza. Gli interni presentano ancora un layout classico con manopole fisiche e indicatori analogici. L’impiallacciatura di legno e i sedili marroni aggiungono un tocco lussuoso alla finitura.
Sia ben chiaro, siamo di fronte ad un colosso mondiale, come Mercedes-Benz, che può permettersi anche di dedicare tempo a modelli sperimentali, a prototipi, finalizzati poi, ovviamente, a costruire nuovi modelli. Auto che non finiranno mai sul mercato delle vendite ma che rimangono icone assolute, la cui realizzazione serve a ricercare, capire, comprendere e magari ritrovarsi davanti le basi per avviare operazioni di produzione a larga scala. Seppur mai entrata in produzione, la Mercedes-Benz C111 del 1969 è per molti la vera erede della 300 SL (W113), da cui riprende le iconiche portiere ad ali di gabbiano. Oggi quell’auto, quel modello unico, rinasce ancora una volta sotto forma di prototipo. E ieri come oggi le ali di gabbiano che fanno volare con la fantasia e con i sogni gli addetti ai lavori sono ancora lì.
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