Il passaggio all’utilizzo esclusivo delle auto elettriche è sempre più vicino, ma il prezzo di queste vetture continua a spaventare.
La transizione ecologica sta correndo sempre più veloce verso la propria attuazione, con tantissime aziende che ormai hanno anche già stabilito una data che porterà alla produzione unicamente di queste vetture. Un cambiamento davvero epocale e che stravolgerà per sempre la mobilità.
La speranza naturalmente è che queste novità possano portare in un secondo tempo a un sensibile miglioramento dell’aria che respiriamo, in modo tale da far sì che tutti questi sforzi regalino i risultati sperati. Le auto elettriche però al momento faticano ancora moltissimo a imporsi sul mercato.
Nei primi 10 mesi del 2023 i numeri in Italia sono disastrosi, con il solo 3,9% di auto elettriche immatricolate tra tutte le novità nell’anno solare. Numeri che testimoniano una grande insicurezza da parte gli italiani nei confronti di queste automobili che per quanto effettivamente possono garantire una spesa inferiore della ricarica rispetto al pieno, non possono ancora presentare dei prezzi di vendita sostenibili.
Il caso della Jeep Avenger è uno dei più eclatanti, con il costo della versione a benzina che è di 24 mila Euro, mentre per la variante elettrica si passa a 37 mila Euro. Spese che non possono in alcun modo essere coperte dal semplice risparmio della ricarica, anche perché sono diversi gli aspetti da tenere in considerazione.
Prezzi esorbitanti per le auto elettriche: ecco il problema
Per poter ricaricare la propria auto elettrica si avrà una spesa che varia tra l’utilizzo della corrente alternata e quella invece continua. Nel primo caso si arriva fino a una potenza di 22 Kw e la spesa sarà compresa tra gli 0,40 e 0,72 Euro per ogni kWh. Per quanto concerne invece la corrente continua il valore cresce leggermente con un range tra 0,45 e 0,79 Euro.
Questo fa sì che il pieno medio di un’auto elettrica sia compreso tra i 16 e i 31,60 Euro, ma c’è un problema. Questa considerazione avviene nel momento in cui si ha una batteria da 50 kW e soprattutto non si tratta di una ricarica completa, ma solo valida per un passaggio dal 20 all’80%. Con il costo attuale della benzina, per riempire un serbatoio da 50 litri serve indicativamente una spesa tra i 90 e i 95 Euro, ma in questo caso avverrà portando il massimo dei litri possibili.
La batteria inoltre non conviene portarla al 100%, per questo si parla quasi sempre dell’80%, in quanto un margine di prestazione aiuta quest’ultima a durare per più tempo. Un limite non da poco, in quanto l’auto elettrica ha bisogno di continui pieni e dunque anche in questo caso si sgretola il pensiero del risparmio. Ammettendo anche che l’automobile termica consumi parecchio, con un pieno da 50 litri avrà modo sicuramente di percorrere 650 km, con velocità sostenute.
Numeri impossibili da pareggiare con una batteria da 50 kW che rimane all’80% di batteria, con questa che avrà bisogno almeno di un’altra ricarica. Ecco allora come, tra la spesa iniziale ben superiore e continue ricariche, il risparmio nel momento in cui si acquisterà un’auto elettrica è ancora una chimera.