Le microcar stanno diventando sempre più popolari. L’ultima nata arriva dalla Francia e il costo è veramente basso.
Il mondo dei motori è pronto ad andare da un estremo all’altro. Se le maggiori case costruttrici continuano a rilasciare mastodontici SUV, qualcuno ha scelto la strada opposta. Non certo abolendo dal proprio listino gli spaziosi crossover, bensì accompagnandoli alle piccolissime microcar.
Queste vetture rappresentano un fenomeno alternativo che sta prendendo piede soprattutto nelle grandi città, dove il tema del parcheggio rappresenta un problema di non poco conto.
A differenza delle city car, macchine tipiche da aree urbane, di lunghezza tra i 3,6 e i 4 metri, queste hanno dimensioni ancora più ridotte. Concepite per entrare anche nelle zone interdette ai mezzi a motore, sono perlopiù elettriche. La loro caratteristica principale è rappresentata dalla contenuta potenza, con la velocità massima calibrata sui limiti che si possono tenere nei centri cittadini.
Di recente alcuni grossi marchi europei hanno investito molto nel settore, sfidando la regina Cina con due modelli che hanno saputo raccogliere un buon successo sin dall’uscita, ossia la Citroen Ami e la FIAT Topolino, quest’ultima esposta anche all’EICMA 2023 di Rho Fiera quale esempio di mobilità “verde”. In quest’ottica, un nuovo marchio francese ha proposto un nuovo esemplare che si immagina riscuoterà lo stesso successo degli altri.
Dalla Francia una nuova microcar, tutti i segreti
La macchina in questione si chiama Mobilize Duo ed è la diretta erede della Renault Twizy, se non altro per la modalità di organizzazione degli interni. L’azienda produttrice è legata alla Losanga per esserne il riferimento per quanto concerne il car sharing e la sostanzialità.
L’auto è un quadriciclo leggero, compatta e maneggevole grazie alle sue misure. Parliamo infatti di 2,43 metri di lunghezza, 1,30 metri di larghezza e 1,46 metri di altezza.
Può ospitare due passeggeri, e la sua peculiarità è da ritrovarsi nelle portiere con apertura verticale. Il design richiama il mondo dei videogiochi, con un mix di elementi tondi e squadrati. E’ importante sottolineare come metà degli elementi presenti provengano da materiali riciclati.
Nell’ottica del risparmio delle risorse i paraurti sono identici, mentre il telaio è stato realizzato partendo da tubi in acciaio saldati.
L’autonomia garantita è attorno ai 140 km. Un chilometraggio non trascurabile, specialmente se comparato agli altri modelli del segmento. Ricaricabile con la normale presa della corrente di casa, nell’arco di tre ore, partendo dallo 0%, riesce a toccare i 90 km di durata.
Le versioni a disposizione sono due. La meno prestazionale ha una velocità massima raggiungibile di 45 km/h. Per usarla basta aver conseguito il patentino AM per i ciclomotori, quindi anche i 14enni sono abilitati. Nel secondo caso la top speed arriva a 80 km/h e per guidarla bisogna avere almeno 16 anni e la licenza B1.
L’abitacolo è essenziale, con un quadro strumenti digitale che fornisce dettagli sul passo tenuto e lo stato della batteria. Presenti un caricabatteria per smartphone collegabile con Bluetooth e l’airbag nel volante.
Volendo esiste anche la variante Cargo denominata Mobilize Bento, dalle medesime caratteristiche tecniche, ma con una capacità di carico fino a 700 litri.
Attese entrambe in Italia a partire da inizio 2024, sono ideali per il car sharing, ma possono essere altresì acquistate a circa 13mila euro.