La FIAT Panda è sempre un passo avanti a tutti e anche la Tesla ha dovuto fare i conti con l’evidente supremazia.
L’Italia è una di quelle nazioni che nel corso degli anni ha dimostrato di essere in grado di dare vita a una serie di vetture eccezionali che sono entrate nel mito. La FIAT da questo punto di vista ha saputo imporsi nel mercato a livello mondiale, in particolar modo con la Panda.
Si tratta dell’utilitaria per eccellenza. La sua produzione che iniziò addirittura nel lontano 1980. La Panda ha dunque tutte le carte in regola per poter essere considerata una delle vetture che hanno fatto storia, tanto è vero che il marchio continua a puntarci e ormai sembra essere questione di pochi anni il suo passaggio alla versione elettrica.
Da questo punto di vista non ci sono dubbi sul fatto che si debba ringraziare la Tesla. Il colosso americano è stato determinante per fare in modo che le vetture a impatto zero potessero diventare celebri in tutto il mondo, differenziandosi profondamente dalle microcar elettriche del passato.
Nonostante le auto elettriche siano diventate molto note solo negli ultimi anni, in realtà già in passato erano tantissimi coloro che avevano puntato questi veicoli. Come sempre la FIAT ha dimostrato di essere un passo avanti rispetto a tutti e per capire le qualità di una novità, puntare sulla Panda è una delle decisioni più sagge, con un modello elettrico che solo pochi ricordano.
FIAT Panda Elettra: la versione a impatto zero
Il 1990 è stato un anno che ha stravolto l’Italia, con l’organizzazione dei Mondiali di calcio che ha permesso al Belpaese di ritrovarsi al centro del mondo. La FIAT proprio in quel periodo decise di rinnovare sensibilmente la gamma della Panda, tanto da apportare addirittura una di quelle modifiche che nessuno avrebbe ritenuto possibile.
Nacque così la FIAT Panda Elettra, un modello estremamente innovativo e futuristico. Erano pochissime al tempo le vetture che non avevano alcun impatto sull’ambiente. La Elettra fu un progetto portato avanti da Giugiaro, che ne curò il design.
Si trattava di una versione utilitaria, seppur dalla tendenza sportiva. Ricordava infatti nelle finiture molto le varianti dei rally, con un musetto molto allungato. Nonostante questo non aveva di certo la tenuta di queste macchine da corsa. La potenza delle 12 batterie al piombo da 6 V che alimentavano la vettura permetteva di arrivare ad un totale di 9,2 kW, con una velocità massima di soli 70 km/h.
Si trattava di un’auto a tre porte e che permetteva di rimanere in strada tra una ricarica e l’altra per 100 km. I tempi di ricarica erano però molti lunghi. La Elettra fu migliorata nel 1992, quando fu montato un motore da 17,7 kW, con il passaggio dalle batteria al piombo a quelle nichel-cadmio. Fu ribattezzata Elettra e sul mercato rimase fino al 1998, testimonianza di come non mancarono gli acquirenti della prima storica Panda elettrica.