L’automobile più fallimentare di Fiat è sicuramente questa. In molti l’hanno guidata, ed in tanti non sono stati contenti di farlo.
La Fiat è una delle aziende più rinomate, rilevanti e importanti di sempre. I suoi successi certificano la grandiosa qualità dei modelli dell’azienda italiana con sede a Torino, che in oltre cento anni di storia ha realizzato imprese veramente spettacolari. Adesso, da qualche anno, fa parte del gruppo automobilistico Stellantis.
Cercherà di fare ancora grandissime cose in vista dei prossimi anni, ma nel frattempo rispolveriamo tratti del suo passato. C’è un’auto, ad esempio, che portò la Fiat quasi al fallimento.
Un qualcosa di incredibile se si pensa ai tanti modelli leggendari del marchio torinese. Scopriamo qualcosa in più a riguardo e cerchiamo di comprendere meglio perché la società italiana si trovò ad affrontare una determinata condizione aziendale di portata difficilissima. E’ tutto vero, per quanto surreale.
Fiat, l’auto del (quasi) fallimento: i dettagli
La Fiat Stilo è sicuramente una delle vetture più discusse di sempre. Un’utilitaria comoda e poco appariscente, che però voleva essere ben altro: l’auto in grado di battere la Volkswagen Golf sul mercato. Fu però un vero e proprio disastro commerciale. Con la Stilo, infatti, Fiat perse la bellezza di oltre 2 miliardi. Ma perché? Il problema principale stava nella tecnologia proposta. In quel preciso periodo storico, le vetture tedesche si rivelarono decisamente superiori alle italiane. Nonostante questo, comunque la Stilo venne lanciata sul mercato nel 2001. Era disponibile nella versione a 3 porte, 5 porte e nella variante Multiwagon.
Vennero lanciate in tutte le Stilo tecnologie all’avanguardia. A partire dal cruise control con radar, i sensori di parcheggio, il navigatore con schermo a cristalli liquidi, il tetto apribile con scorrimento a listelli in cristallo, numerosi controlli elettronici e un quadro strumenti con uno schermo digitale al suo interno. Offriva inoltre uno spazio interno sufficiente per ogni occupante e per i propri oggetti. Il problema però fu che tutte queste tecnologie diedero vita ad un aumento di prezzo, peggiorando guidabilità e consumi e affidabilità. E così l’azienda decise di creare una vettura più limitata a livello di contenuti e che debuttò nel 2005.
Sparirono sia il cruise control che il tetto in cristallo. Per i successivi cinque anni, venne venduta in allestimenti rimaneggiati. E non è tutto. Fiat stimava di venderne 200.000 all’anno, ma alla fine dei conti ne vennero vendute soltanto 790.000 in 9 anni. Ancora oggi la Stilo è l’auto più costosa mai sviluppata dal brand torinese. A causa dell’enorme flop economico, Fiat rischiò di andare in bancarotta. Anche per questo iniziò la gestione Marchionne. A posteriori la Stilo ha fatto la storia…anche se in negativo.