In una fase in cui la IA sta facendo sempre più discutere, la guida autonoma subisce una battuta d’arresto. Il motivo.
Gli ultimi tempi hanno visto l’Intelligenza Artificiale entrare al centro del dibattito, più come un pericolo, che come un’opportunità. In particolare l’allarme è cresciuto tra i lavoratori, timorosi di vedersi da un momento all’altro sostituiti da un software. La protesta più eclatante in questo senso è stata messa in piedi dagli sceneggiatori di Hollywood impegnati in uno sciopero durato addirittura cinque mesi, nella speranza di ottenere garanzie per il loro futuro nel campo.
Questa volta però al centro del dibattito è finita la guida autonoma dei veicoli. Quella per cui si può comodamente viaggiare in auto senza bisogno di un autista al volante. La macchina va da sola, e ci si può godere il viaggio da semplici passeggeri come su un mezzo pubblico qualsiasi.
Se da un lato questa prospettiva appare per alcuni allettante, per molti altri la tecnologia ancora acerba e il timore di affidarsi completamente alla tecnologia destano non poche perplessità. La questione è salita prepotentemente alla ribalta nelle ultime settimane.
Torna la paura, perché è arrivato lo stop alla guida autonoma
La vicenda è piuttosto spinosa e parte da un testa a testa tra lo Stato della California e la General Motors. Il Paese del sud degli Stati Uniti avrebbe domandato alla Cruise, azienda legata a GM, di far cessare il funzionamento di tutti i robotaxi rilasciati in precedenza, bloccando così in maniera improvvisa e drastica l’utilizzo di queste automobili robotizzate.
Dietro a questa domanda c’è ovviamente una ragione, ma per sapere di cosa stiamo parlando dobbiamo avvolgere il nastro di qualche settimana. Nei primi giorni di ottobre una donna era stata colpita da un’auto pirata. La collisione si era rivelata talmente violenta da scaraventarla contro la Self-Driving Car che stava sopraggiungendo, ovvero una Chevrolet Bolt, che non si sarebbe fermata in tempo finendo con il peggiorare la situazione.
Alla luce di ciò e dei dubbi sull’operato dell’auto il Dipartimento della Motorizzazione Civile californiano ha revocato la possibilità a questi veicoli di continuare a circolare sulle strade di San Francisco, dove stavano venendo testato.
Secondo quanto riportato dalla Reuters, l’agenzia federale avrebbe accusato il costruttore a stelle e strisce di non aver interpretato a dovere il codice di sicurezza, avviando in seguito un’indagine per meglio comprendere quali siano le misure di Cruise circa la tutela dei pedoni.
Purtroppo non è il primo incidente di questo genere che si verifica. In tempi abbastanza recenti un altro robotaxi era stato coinvolto in un sinistro con un mezzo dei pompieri con luci e sirena attivati.
L’esito dell’inchiesta avrebbe decretato l’insicurezza delle auto realizzate del marchio, a dispetto dei tentativi di giustificazione e di buona volontà a migliorare espressi. Alla luce di questo stop fino a data da destinarsi viene difficile pensare che potrà essere centrato l’obiettivo dei 50 miliardi di fatturato fissato entro il 2030.