Nuovi problemi in casa Ford. Una notizia che ha sconvolto l’azienda che ha dovuto ricorrere a dei drastici tagli.
Sono sempre più evidenti i cambiamenti che sta vivendo il mondo dei motori. Il passaggio dalle auto endotermiche a quelle elettriche che a quanto pare sta rallentando molte grandi realtà. Una di queste è la Ford, con il colosso di Detroit che non sta riuscendo a ottenere i risultati che si era in precedenza prefissata.
Ci sono stati diversi periodi complicati per la Ford in questi ultimi anni, ma la grande esperienza in questo settore del colosso statunitense ha fatto sì che trovasse il modo per potersi rialzare. Il passaggio all’elettrico è un qualcosa che sta dividendo l’opinione pubblica e che ha portato a una serie di rivoluzioni.
In questi mesi la Ford sta attraversando il difficile periodo legato alle tensioni sociali e agli scioperi dei metalmeccanici portate avanti dal sindacato UAW, Unite Automobile Workers. In questo modo si sta rallentando moltissimo la produzione e dunque gli introiti e i profitti sono sempre più risicati.
Sembra però esserci una sorta di controsenso in questo ultimo periodo, perché da un lato la Ford mostra dei numeri di vendite che sono superiori rispetto agli ultimi mesi, ma allo stesso tempo diventa evidente a tutti come ci sia una sensibile perdita di guadagno. Le motivazioni sono tra le più disparate, ma al momento l’elettrico non è di certo il miglior alleato della casa statunitense.
Crollo Ford: aumentano le perdite sulle auto elettriche
Nel secondo trimestre del 2023, la Ford aveva mostrato al mondo intero come la produzione di auto elettriche avesse portato a un crollo degli utili di 1,1 miliardi di Dollari, 10,3 miliardi di Euro. La situazione però si è inasprita ulteriormente nel momento in cui si è passati al terzo trimestre del 2023, con le perdite che sono cresciute fino a 1,3 miliardi di Dollari, 12,2 miliardi di Euro.
Per prima cosa danneggiare i guadagni di casa Ford vi sono stati gli scioperi di UAW, con questo che di recente ha portato a un blocco della produzione per ben 41 giorni. Questo ha fatto sì che le perdite annullassero del tutto i guadagni del trimestre, che si erano portati a 1,2 miliardi di Dollari, 11,25 miliardi di Euro.
Alla fine si è trovato un accordo tra le parti con un aumento del 25% sui salati, ma questo significa che ogni auto Ford non costerà più di manodopera 850 Dollari, ma bensì 900 (844 Euro). Jim Farley, il CEO della Ford, ha messo dunque in chiaro come la situazione per il colosso di Detroit al momento sia estremamente complicata, nonostante le vendite abbiano mostrato sensibili miglioramenti, con la Ford Pro e la Ford Blue che hanno generato introiti per 1,7 miliardi di Dollari, circa 1,6 miliardi di Euro.
Rispetto a tre mesi fa la Ford dunque sta generando una perdita di 36 mila Dollari (poco meno di 34 mila Euro) a fronte dei 32 mila del trimestre prevedente per ogni auto elettrica prodotta. Per questo motivo la Ford ha deciso di investire solo in una fabbrica per la produzione delle batterie SK On (non più due come in origine) e di ridurre la produzione della Mustang Mach-E.