L’alternativa “mild” continua a crescere. Gli appassionati conquistati dal modello: più spazio e meno costi. Le soluzioni migliori.
A dispetto del prezzo non proprio alla portata di tutti, le auto station wagon diesel mild hybrid stanno riscuotendo successo. Tutto merito degli spazi ampi che li rendono ideali per chi ha una famiglia numerosa, ma anche di allestimenti di alto livello e consumi davvero ridotti.
Stando a quanto si apprende dallo scorso gennaio il 3,6% di veicoli immatricolati appartengono a questa categoria. In particolare è stata registrata una crescita importante dal 2022 essendo passati dalle 31.454 unità vendute alle 42.383 presenti. In un approfondimento della Gazzetta dello Sport, viene fatta un’interessante selezione dei modelli più economici della categoria. Se intendete comprare uno di questo modelli, ecco su cosa dovete puntare.
Auto mild-hybrid diesel, quali sono le più convenienti
Partiamo dalla Audi A4 Avant. In Italia è molto apprezzata tanto da risultare la quarta più venduta in assoluto. Ormai un pezzo imprescindibile del listino del marchio tedesco, si fa notare per una lunghezza di 4,77 metri e per una buona capienza. Il vano posteriore può contenere 495 litri, ma con i sedili abbattuti si arriva fino a 1495 litri. Quattro le opzioni sul fronte motore, si va dal quattro cilindri da 1984 cc, al sei in linea da 2967 cc, con potenza rispettivamente di 136 e 286 cv. Proposta sia a trazione anteriore, sia integrale, i suoi consumi dichiarati oscillano tra i 21,3 km/l ai 16,4 km/l. Per averla bisogna tirare fuori tra i 47.150 e i 63.600 euro.
Restiamo in Germania con la BMW Serie 3 Touring, da poco reduce di un ritocco. Anch’essa lunga 4,71 metri, ha un bagagliaio che può ospitare dai 500 ai 1510 litri. Due le proposte da quattro e sei cilindri per 1995 cc e 2993 cc e una spinta di 122 e 340 cv. Lato consumi questi si attestano tra i 16,7 km/l e i 19,6 km/l. Fruibile a trazione posteriore o integrale, nella variante base il costo parte da 48.300 euro. Se si aggiungo optional si toccano i 76.650 euro.
Passiamo all’Inghilterra con la Jaguar XF Sportbrake. Ancora più lunga delle vetture succitate, contando ben 4,96 metri, il suo bagagliaio può toccare i 1695 partendo da 565. La motorizzazione offerta è unica, ovvero un quattro cilindri da 1998 cc, capace di scaricare sull’asfalto 204 cv per 48 v di potenza elettrica. Percorre 17,2 km per consumare un litro di gasolio e il suo prezzo è di 75.500 euro.
Leggermente più piccola l’asiatica KIA Ceed Station, da 4,61 metri, con capienza del vano posteriore da 512 a 1581 litri. Il propulsore endotermico è un quattro cilindri da 1598 cc per 136 cv di spinta, due livelli di coppia e cambio manuale a sei marce, o sequenziale a sette. A trazione anteriore, consuma tra i 20,8 e i 22,2 km con un litro. La spesa qui è decisamente più contenuta scendendo a 29.600 euro.
Con la Mercedes Classe C Station non si sbaglia. Eventualmente a disposizione in versione plug-in diesel, è lunga 4,75 metri e presenta un bagagliaio da 490 litri fino a 1510 con i sedili abbattuti. Nella variante mild-hybrid ha quattro cilindri da 1993 con varie potenze che toccano i 163 cv, i 200 cv e i 265 cv. I consumi vanno da 21,3 km/l ai 19,2 km/l per quella più prestazionale. A trazione posteriore o integrale costa tra i 55.545 euro ei 68.780 euro.
Per finire saltiamo in Svezia con la Volvo V60. Lunga 4,78 metri e in grado di contenere tra i 519 e i 1431 litri, è equipaggiata con un quattro cilindri 1969 cc da 197 cv. A trazione anteriore, con un litro percorre tra i 18,2 e i 17,9 km. Per assicurarsela si parte dai 49.950 euro per arrivare a 65.400 euro.