La Red Bull non è paga delle vittorie mondiali. Ecco cosa porteranno in pista nel prossimo Gran Premio di Formula 1.
Max Verstappen e Sergio Perez hanno già festeggiato il secondo mondiale costruttori di fila, tuttavia la squadra continua a credere nella possibilità di poter perfezionare un’auto già perfetta. La RB19 ha abbattuto diversi record storici della F1, riuscendo a diventare la prima squadra a vincere 15 round consecutivi. 
Dopo il trionfo finale ad Abu Dhabi della scorsa annata, Max Verstappen e Sergio Perez hanno vinto i primi 14 appuntamenti della stagione, ipotecando il mondiale e stracciando il primato della McLaren del 1988. In quell’annata il team di Woking correva con i motori Honda. Si può dire che la casa di Tokyo abbia fatto la storia perché anche la Red Bull Racing equipaggia le Power Unit giapponesi.
Il vero mattatore è stato Max Verstappen. Il ruolo di Sergio Perez si è fatto sempre più marginale. Dopo due vittorie nelle prime 4 tappe in molti si erano illusi che avrebbe potuto dire la sua in chiave mondiale. Le 10 vittorie di fila di Max Verstappen (superato anche Sebastian Vettel a 9) hanno fatto comprendere al messicano chi è il numero 1 del circus.
La delusione più cocente, per ammissione dello stesso team principal Horner, avvenne a Miami quando l’olandese recuperò subito il gap dalla vetta e umiliò il teammate. Dalle qualifiche di Monaco in avanti sono arrivati errori pesantissimi da parte del messicano, a tal punto da porsi un problema seconda guida, in chiave futura, a Milton Keynes.
Red Bull Racing, arrivano altre novità
Migliorare una delle migliori monoposto di F1 di tutti i tempi è una missione che pare impossibile per tutti, ma non per Adrian Newey. Il geniale tecnico britannico è consapevole di dover sempre mantenere sollevata l’asticella e, in termini di sviluppo, ha pensato di dotare le RB19, sul tracciato di Città del Messico, di nuovi fondi. 
Si tratta di una serie di esperimenti, principalmente, diretti al 2024. A Milton Keynes hanno bisogno di analizzare dei dati sui nuovi componenti. Non c’è tempo da perdere nonostante il vantaggio prestazionale rispetto a Mercedes, Ferrari, McLaren, Aston Martin e tutti gli altri team. C’è una chiara voglia di stupire anche nel finale di stagione allo scopo di iniziare alla grande il prossimo campionato.
Max Verstappen, inoltre, è un motivatore costante. Il campione del mondo è in grado di spingere i suoi uomini a dare il massimo. Non accetta il minimo errore ai box o al muretto. Avere un pilota così determinato consente a tutto l’equipe di ingegneri e meccanici di non abbassare la guardia. Persino in una banale SR, con campionato chiuso, all’olandese non gli sfiora l’idea di lasciare la porta aperta agli avversari.
La RB19 è un fulmine sul dritto, grazie ad un DRS spettacolare. E’ agile nei tratti misti e nelle mani di SuperMax raggiunge dei livelli prestazionali clamorosi. Vedremo nel weekend dell’idolo di casa Perez, se il tre volte campione del mondo lascerà una gioia al messicano. Nella prossima tappa Max potrebbe diventare il primo nella storia della F1 a vincere 16 GP in una singola annata.
