Marc Marquez e la Ducati, un matrimonio non ancora iniziato e non privo di insidie. Non sarà facilissima per il campione iberico
La firma con il team di Gresini non è stata semplice, ma frutto di una decisione sofferta. Marquez lascerà la Honda per provare ad essere competitivo da subito, ma deve fare i conti con alcune problematiche oggettive.
In Spagna c’è una grandissima attesa per il 27 novembre. Che data è? Semplice, il lunedì dopo l’ultimo Gran Premio stagionale a Valencia. Quel giorno, Marquez salirà per la prima volta nella sua carriera su una Ducati. Sarà il primo passo ufficiale in sella alla GP23 del team Gresini. Una svolta epocale per lo spagnolo, che lascerà la Honda al termine di questo campionato dopo 11 anni di onorata militanza.
Una storia lunga e vincente quella tra il #93 e l’Ala Dorata che, purtroppo nell’ultimo periodo, però, era diventata un autentico calvario. Difficoltà nella messa a punto, competitività mai ritrovata e una serie di cadute pericolose che hanno causato anche pesanti infortuni. Il tempo richiesto dall’HRC a Marquez per presentare un nuovo progetto non poteva essere accettato da un pilota che viaggia verso i 31 anni (li compirà il prossimo 17 febbraio).
Con la Ducati Marquez spera in un colpo solo di azzerare il gap tecnico con i migliori piloti del lotto, pur non potendo contare su una moto ufficiale (il team Factory e Pramac avranno a disposizione la GP24). Suo fratello Alex ha giovato moltissimo del cambio e la stessa cosa si augura Marc.
Marquez, i dubbi di Stoner sul suo passaggio in Ducati
Ci sono però delle problematiche che Marquez deve prendere in considerazione e che probabilmente scoprirà una volta salito in sella alla Desmosedici. In attesa di quei momenti, il quotidiano iberico As ha voluto chiedere un parere all’unico pilota, oltre a Bagnaia, in grado di vincere un titolo con la casa di Borgo Panigale.
AS ha intervistato Casey Stoner, facendo un punto sulla situazione sul neo matrimonio tra Marquez e la Ducati. “Non penso che sarà subito facile per lui adattarsi alla nuova moto. Conosceva bene la Honda ma opra sarà diverso. I piloti della Ducati tendono spesso a perdere l’anteriore”, spiega l’australiano. Il campione del mondo 2007 poi aggiunge: “Non basta salire su una moto competitiva per vincere il Mondiale, ma credo che Marc sia ancora il pilota più forte”.
Lo stesso Stoner ha provato ai suoi tempi sia la Honda che la Ducati e di questo tipo di passaggi se ne intende. In più, avendo corso per il team LCR sa anche cosa significhi essere in una squadra satellite.
“Non c’è più tutta questa differenza tra le moto ufficiali e quelle clienti e spesso non è necessario ricevere gli ultimissimi aggiornamenti per essere i più veloci“. Parole che di certo faranno piacere a Marc Marquez che, anche con la GP23, vorrà essere subito competitivo per il titolo nel 2024. L’obiettivo è riguadagnare tutto il tempo perduto nelle ultime tre stagioni, un vero calvario tra noie fisiche e tecniche.