Un cambiamento drastico è ormai all’orizzonte, a dura prova la viabilità. Non sarà facile per gli automobilisti affrontare questi disagi
Le strade italiane non sono di certo già famose per la loro buona condizione e la loro fluidità, soprattutto quando si parla di grandi metropoli. Nel prossimo futuro, tuttavia, la situazione sembra destinata a peggiorare. 
Anche a livello nazionale, infatti, è iniziato la scorsa settimana un intervento strutturale importantissimo che potrebbe avere ripercussioni particolarmente gravi per la viabilità in una parte del territorio nazionale. L’intervento strutturale era ormai improrogabile ma è la durata dei lavori che preoccupa di più, le prime stime parlano di mesi prima della fine.
Una delle arterie più vitali per quel che riguarda la connessione dell’Italia con la Francia sta per essere ristrutturata a fondo. I lavori sono appena iniziati e già si vedono i primi disagi.
Il traforo del Monte Bianco entra in una fase di metamorfosi profonda e la notizia, ovviamente, non può fare felici i tanti automobilisti che lo vivono giornalmente. Non solo privati in entrata ed uscita per le vacanze ma anche i mezzi pesanti saranno costretti a trovare una via alternativa per i prossimi 3 mesi, periodo in cui la tratta sarà chiusa prima di una breve riapertura.
Lifting profondo al traforo del Monte Bianco, a rischio la viabilità internazionale
I lavori, infatti, avverranno ad intervalli intermittenti ma questo non cambierà di molto la situazione, con le ripercussioni che saranno comunque inevitabili sull’efficienza dei trasporti ma anche sul turismo e sulle economie del nord Italia.
Per coloro che volessero comunque passare il confine, ovviamente le alternative non mancano, le due più scelte sembrano destinate ad essere il Traforo autostradale del Frejus e quello del Gran San Bernardo, ma anche in questo caso ci sarà da aspettarsi un grosso incremento del traffico locale. 
La situazione si complica un po’ di più per coloro che volessero raggiungere invece la Svizzera, in questo caso la scelta verterà sulla SS27, un percorso in cui esistono però particolari limitazioni per i mezzi pesanti che se superiori alle 7.5 tonnellate o ai 4 metri di altezza non potranno circolare dalle 22.00 alle 06.00.
L‘Italia e la Francia, senza ombra di dubbio, saranno quindi chiamate ad affrontare una sfida logistica non indifferente. L’unica cosa che resta da fare è una pianificazione attenta dei mesi di intervento e quelli di stop, magari evitando chiusure nei mesi di maggiori affluenza in modo tale da limitare il più possibile i danni per lo meno al turismo, fattore importantissimo soprattutto per la nostra nazione.
