Il costo del carburante è sempre più elevato, per questo motivo il Governo sta provando in tutti i modi ad aiutare i cittadini abbattendone il costo.
Negli ultimi ci si è più volte interrogati su come si potesse limitare quanto più possibile il costo del carburante. La benzina e il diesel hanno subito un’impennata dei costi e questo ha comportato un malcontento generale sempre più evidente, con il Governo che da tempo è ormai costretto a intervenire con delle misure sempre più evidenti.
Si era parlato in molti casi di togliere le accise, almeno quelle più antiche e che comportavano un sensibile aumento del costo del carburante in Italia, ma a quanto pare è impossibile potersi disfare di loro. Per questo motivo per alcuni mesi era nato un accordo per poter bloccare il prezzo della benzina, ma questo è scaduto con il 31 dicembre 2022.
Nel 2023 sembrava esserci stato un leggero stanziamento dei prezzi, con molte stazioni che presentavano anche valori attorno all’1,60 Euro al litro. Negli ultimi due mesi la situazione però è del tutto cambiata, con l’Italia che vede sempre più vicino il costo di 2 Euro per litro sia per benzina che per diesel.
La speranza è quella di intervenire ancora una volta in modo tale da limitare quanto più possibile il costo del carburante. Ci sono state però delle novità molto importanti, con queste che effettivamente sembrano aver migliorato e non poco la vita dei cittadini che ora hanno modo di poter gestire più serenamente il pagamento del proprio carburante.
Urso entusiasta:” I prezzi medi hanno abbassato il valore”
A spiegare come sia stato possibile comportare un evidente abbassamento dei prezzi del carburante nell’ultimo periodo è stato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Lo ha riportato anche il sito hdmotori.it, con il Ministro che ha spiegato come il fatto di aver reso obbligatoria l’esposizione del costo medio del carburante a livello regionale ha comportato un abbassamento dei prezzi.
Nessuno infatti aveva intenzione di mostrare un valore superiore rispetto alla media nazionale e infatti ora, Urso ha potuto affermare che ci si è allontanati sempre di più dai 2 Euro per litro e si è attorno a 1,90 Euro al litro. In certe Regioni il prezzo è anche più basso e questo, secondo Urso, deriva proprio dalla scelta del Governo retto da Giorgia Meloni di portare all’esposizione del prezzo medio.
A spiegare come questo evento non sia del tutto derivato dall’esposizione dei prezzi medi è stato Bruno Bearzi, ovvero il presidente nazionale FIGISC, in rappresentanza dei benzinai Confcommercio. Dal suo punto di vista stiamo assistendo a un ribassamento dei prezzi, ma non certo di un terzo del valore come affermato dal ministro, ma solo di pochi centesimi.
Il motivo secondo Bearzi di questo primo calo dei costi è dettato dal fatto che c’è stato un calo delle quotazioni internazionali dei prodotti raffinati per autotrazione. Inoltre la situazione mediorientale in questo momento fa sì che i prezzi siano estremamente variabili. Calo delle quotazioni da un lato ed esposizione dei prezzi medi dall’altro, due eventi che hanno contribuito ad abbassare il costo del carburante e qualunque possa essere la reale ragione, di sicuro gli italiani non ne saranno tristi.