C’è una decisione importante presa da un Comune italiano, che ha deciso di annullare un divieto importante che era stato introdotto, i cittadini saranno liberi di spostarsi in maniera più libera.
Avere delle limitazioni nei propri spostamenti in auto non è certamente l’ideale, soprattutto perché per molte persone è praticamente impossibile evitare di muoversi se non hanno la possibilità di raggiungere il posto di lavoro con i mezzi pubblici. Nonostante questo, sono tante le amministrazioni comunali che agiscono indisturbate in questa direzione proibendo l’accesso in alcune zone a chi ha un veicolo che ha ormai diversi anni di vita alle spalle in nome della sostenibilità ambientale.
Non è però certamente questo il momento ideale per imporre vincoli di questo tipo, che possono obbligare molte persone a sostituire la loro vettura attuale, ma in un periodo in cui in tanti si ritrovano a fare il conto con tante spese da gestire. Ora, però, sembra esserci una luce in fondo al tunnel: è arrivata infatti una decisione che permetterà ad alcuni di tirare un sospiro di sollievo grazie all’annullamento di un divieto.
Divieto annullato: è davvero provvidenziale
Ma quale sarebbe il divieto annullato che permette di tirare una boccata d’ossigeno a tanti automobilisti? Il riferimento è alla decisione presa dal Tribunale Amministrativo Regionale – o TAR – del Lazio, che ha deciso di consentire la circolazione dei veicoli storici a Roma. La decisione è stata presa con l’obiettivo di bilanciare la protezione dell’ambiente con la tutela del patrimonio storico e culturale, riconosciuto come un valore costituzionale di pari importanza.
È importante, a detta del TAR, riconoscere il valore che hanno i veicoli storici e, come tale, permettere loro di spostarsi nella capitale senza particolari limitazioni. Questi per essere riconosciuti tali devono però essere in possesso del Certificato di Rilevanza Storica.
La decisione presa dai giudici si basa inoltre su un altro aspetto importante e tutt’altro che si secondo piano: non abbiamo prove scientifiche che impedire di circolare a questo genere di mezzi possa aumentare aumentare l’inquinamento. A essere coinvolti in questo provvedimento, sono tutti i mezzi, auto e moto.
Non tutti sono soddisfatti
Tra i primi a mettere in evidenza quanto l’eliminazione del divieto possa essere considerato positivo c’è l’ACI, convinto che questo sia l’epilogo migliore, Qualche dubbio di troppo viene però avanzato dal presidente, Angelo Sticchi Damiani.
“La sentenza ci permette di ampiare la normativa – sono le sue parole riportate da Formula Passion – Tuttavia tra le vetture considerate incluse in questa normativa troviamo auto e veicoli commerciali che sono usciti sul mercato a malapena un ventennio fa“.
Permettere a chi ha una vettura ormai datata di sostituirla è importante, ma per far sì che questo succeda è necessario non lasciare soli gli italiani: “Il parco auto in circolazione in Italia è il più vecchio d’Europa. Il rischio è quello di essere considerati come un paese che invece di favorire lo svecchiamento della nostra gamma di veicoli spinge per la conservazione di automobili inquinanti” – ha concluso il presciente in merito alla questione.