In casa Ferrari c’è davvero aria di rivoluzione. Adesso cambia tutto anche per quanto riguarda il metodo di pagamento.
La Ferrari è un’azienda straordinaria. E’ stata capace, nel corso del tempo e della sua lunga storia, di realizzare vetture semplicemente impressionanti, che hanno donato all’intera umanità una ricchezza estetica, tecnica e storica davvero invidiabile. Il cavallino rampante proverà a ripetersi anche in futuro, cercando di sfornare automobili sempre più belle e altrettanto indimenticabili.
Nel frattempo, comunque, la stessa casa costruttrice di Maranello dà il via ad una vera e propria rivoluzione che cambia tutto quanto, forse per sempre. Qualcosa che non c’entra direttamente con le quattro ruote, anche se in un certo senso ha comunque una valenza per niente da sottovalutare.
Ci riferiamo al metodo di pagamento, che aprirà la strada della rossa a molte più persone rispetto al passato. Sulla carta, quantomeno anche se forse dire “virtualmente” sarebbe molto più indicato, visto il tipo di valuta a cui ci stiamo riferendo. Siete curiosi? Non vi resta che proseguire; scopriamo i dettagli.
Ferrari, che novità: di cosa si tratta
Ferrari è pronta ad aprire al mondo delle criptovalute anche sul mercato europeo, quello italiano compreso. Il brand con sede a Maranello ha deciso che, a partire dal marzo del prossimo anno, sarà possibile acquistare un nuovo modello del cavallino rampante; il tutto usufruendo dei Bitcoin all’interno del Vecchio Continente.
Una pratica, quest’ultima, a cui Ferrari ha già aperto negli Stati Uniti d’America. Enrico Galliera, direttore commerciale e marketing della Ferrari, ha pronunciato le seguenti parole ai microfoni di Reuters: “Le criptovalute hanno compiuto sforzi per ridurre la loro impronta di CO2 attraverso l’introduzione di nuovi software e un maggiore utilizzo di fonti rinnovabili. L’obiettio è quello di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2030 lungo tutta la catena del valore, e ci stiamo riuscendo. Molti clienti sono giovani investitori che hanno costruito le loro fortune proprio intorno alle criptomonete”.
Pagare in criptovaluta, comunque, non significa incassare in criptovaluta, questo è bene sottolinearlo. Ecco come funziona; il rivenditore riscuote il pagamento in Bitcoin direttamente sul suo conto bancario in valuta locale: quindi parleremo di Dollari se ciò avviene in USA e di euro se accade in Europa. Ciò è reso possibile grazie alla collaborazione che la Ferrari ha stretto con Bitpay, fornitore leader nelle transazioni di criptovaluta. Si tratta di una soluzione di pagamento che – come spiegato da Reuters – permette alla Rossa di rimanere al passo con i leader dell’economia digitale. E’ quindi un’ottima mossa per permanere leader di un settore che vede l’azienda italiana già difficilmente contrastabile.