Prezzo Benzina, la stangata è dietro l’angolo per gli italiani. Accadrà prestissimo e potrebbe essere inevitabile
Le risorse energetiche rappresentano il fulcro dell’economia ed è proprio per questo che i rincari continui degli ultimi anni hanno messo a dura prova le finanze non solo in Italia ma in tutta Europa.
In un momento storico in cui sembrava che comunque avessimo raggiunto l’apice più invalicabile, le brutte notizie, purtroppo, non sono ancora terminate. Con questo clima di incertezza geopolitica sempre più esteso ed altre problematiche che l’Europa porta con sé da dopo la pandemia, infatti, sono sempre di più quelli che si aspettano ulteriori rincari all’orizzonte, specie per i carburanti dopo i rialzi delle scorse settimane.
Una situazione alla quale potremmo assistere ancora per mesi ed arrivare al periodo natalizio più ostico che mai, soprattutto per quel che riguarda il gasolio. Nei giorni scorsi, si è scritto di una possibile crisi nella disponibilità di questo carburante. Stando alla situazione attuale, c’è da essere preoccupati.
Tensione geopolitica e scelte sbagliate: i prezzi potrebbero salire alle stelle
Negli ultimi anni l’Europa ha fatto un grande passo avanti nel promuovere una mobilità che sia sempre più improntata sull’elettrico ed i motivi non sono solo ambientali. Utilizzando l’energia elettrica, infatti, saremmo molto meno dipendenti dai nostri vicini e potremmo rispondere in maniera molto migliore a situazioni di tensione come quella attuale.
Se l’Europa, infatti, risulta essere abbastanza autosufficiente per quel che riguarda la raffinazione di benzina verde, il gasolio rappresenta una sfida diversa nella quale risultiamo sempre più carenti.
Sono tante, infatti, le raffinerie poco produttive che hanno chiuso i battenti nel periodo della pandemia senza più riaprirlo, creando ad oggi una carenza che, unità alla tensione geopolitica per i conflitti in Russia e in Medio Oriente, ha portato sempre più crisi negli approvvigionamenti di questa risorsa importantissima.
Questa situazione ci sta mettendo in uno stato di vulnerabilità che andrà oltretutto a peggiorare con l’arrivo dell’inverno e delle basse temperature che abbasseranno ancor di più le produzioni. Con una tale carenza ed una richiesta che si fa maggiore in questi mesi, il risultato finale non potrà che essere uno, quello di veder lievitare i prezzi.
A fronte di tali sfide purtroppo possiamo fare poco, soprattutto nel breve termine, ma è chiaro che ci sia bisogno di interventi mirati ed efficienti per risolvere questo problema e rendere l’Europa sempre meno dipendente dai confinanti. Il prossimo inverno, intanto, potrebbe essere più critico dei precedenti, una notizia non confortante per i cittadini sui quali il peso dei rincari sembra gravare già in maniera troppo pesante.