Brutte notizie per gli automobilisti, c’è un nuovo allarme che è appena emerso. Lo scenario non è dei migliori
Sono mesi ormai che si parla di emergenza prezzi e che sembra non ci sia una vera e propria soluzione a questa crisi globale. I bonus possono risolvere o aiutare temporaneamente ma alla lunga bisognerà trovare una soluzione strutturale per evitare che il costo della vita sia così alto, soprattutto in un Paese come l’Italia in cui gli stipendi medi sono bassi ed in cui c’è un alto tasso di disoccupazione. 
L’emergenza quest’estate ha riguardato soprattutto il caro carburante, con i prezzi ai distributori che sono schizzati sopra la soglia dei 2 euro. Da mesi le associazioni dei consumatori chiedono a gran voce il taglio delle accise per abbassare il costo della benzina e del diesel, ma il governo non è intenzionato ad applicarlo e il bonus concesso in questo mese sembra più un contentino che non un vero aiuto.
Il problema vero, però, è che nei prossimi mesi la crisi si potrebbe persino acuire, soprattutto riguardo al costo del diesel. Già normalmente durante i mesi invernali il costo del gasolio aumenta poiché aumenta anche la richiesta – questo serve anche per i riscaldamenti – ma nei prossimi mesi potrebbe addirittura esserci una vera e propria emergenza carburante.
Il motivo è semplice, se l’Europa è in grado di sopperire autonomamente alla produzione della benzina, per quanto riguarda il gasolio una buona parte arriva da fuori e fino a poco tempo fa la maggior parte di esso proveniva dalla Russia. La guerra in Ucraina e il conseguente braccio di ferro tra Mosca e Bruxelles ha portato all’embargo delle esportazioni russe e di conseguenza anche a quello del gasolio russo.
Crisi del gasolio in inverno? Cosa potrebbe succedere
Il rischio dunque è che le scorte di gasolio dell’Europa non siano sufficienti a soddisfare il fabbisogno della popolazione. Qualora facesse molto freddo e questo venisse utilizzato per i riscaldamenti, ci potremmo trovare con carenza di gasolio e dunque con prezzi alle stelle, addirittura superiori a quelli che abbiamo visto quest’estate. 
La diesel non serve solo per le automobili, ma anche per i mezzi agricoli, per i mezzi di trasporto pubblici, dunque la carenza sarebbe un problema enorme non solo per quanto riguarda il costo del carburante, ma per l’economia italiana in toto. La speranza è che possa fare un inverno mite come quello dello scorso anno o addirittura più mite e che dunque non ci si trovi con le scorte contate.
Al di là di come andrà quest’anno, la situazione si fa sempre più complessa e di difficile gestione. La soluzione potrebbe essere la transizione all’energia sostenibile, sia per quanto riguarda i riscaldamenti sia per quanto riguarda i mezzi di trasporto pubblici e privati. Il problema in questo senso rimangono i costi troppo elevati della transizione stessa.
Probabilmente è in questa direzione che si dovranno muovere l’Europa e l’Italia, concedendo degli incentivi che siano più corposi e permettano alla maggior parte della popolazione (e non solo a quella più abbiente) di passare all’elettrico e alle energie rinnovabili.
