Le auto elettriche sono diventate più alla portata o sono le termiche ad essere diventate carissime? Scopriamo l’arcano con un confronto tra vetture.
Per chi desidera acquistare un’auto elettrica in Europa, attualmente, si parte con una cifra minima di 14.450 euro, costo della Dacia Spring venduta in Francia ma non nel nostro paese. Un tempo, con una tale somma, non si sarebbe mai parlato di entry level, ma oramai anche per una FIAT Panda o una Lancia Ypsilon con motori termici servono cifre simili. Di conseguenza sorgono spontanee alcune domane sul futuro dell’Automotive. 
Le auto sono diventate un piccolo lusso o vi sarà un ridimensionamento dei prezzi? Purtroppo, ad oggi appare improbabile una inversione di tendenza per i marchi europei e americani. Solo i nuovi brand cinesi potrebbero lanciare sul mercato auto a cifre più basse rispetto alla media. Con gli ecobonus, in più le vetture elettriche ricevono delle forti agevolazioni.
Nella fascia di prezzo attorno ai 20mila euro troviamo la DR 1.0 EV e anche la best seller Fiat 500E. Quest’ultima è diventata l’auto elettrica preferita dagli italiani. Va detto che senza agevolazioni, la piccola di casa FIAT alla spina parte da quasi 30mila euro. Più saliamo nei segmenti più i listini diventano importanti. Occorrerebbe sfruttarli al volo. I bonus, prima o poi, saranno destinati a sparire. Di conseguenza, senza basarci sugli incentivi, possiamo dire che il mercato dell’auto ha imboccato una via che non prevede un ritorno al passato.
Auto elettriche, prezzi quasi parificati alle termiche
L’introduzione della tecnologia a ioni di litio, sostanzialmente, ha portato a normalizzare alcune altissime cifre. Gli anni crisi pandemici, acuiti dall’invasione russa in Ucraina, hanno portato alla mancanza di componenti e a tempi dilatati circa le consegne. Di conseguenza il settore ha conosciuto una flessione senza precedenti e persino il mercato dell’usato è schizzato alle stelle. 
Per una elettrica di segmento B, come la Opel Corsa o la Peugeot 208, servono da 28.800 a 30.000 euro, mentre per la nuova Jeep Avenger ben 31.000 euro. Sono cifre importanti che segnano lo specchio attuale del mercato. Per una discreta EV con valide dotazioni di serie e di sicurezza attiva, occorrono 30mila euro. Altre variabili sono dettate dai sistema di sicurezza attiva e altri migliorie.
Per le elettriche c’è anche da valutare gli extra sconti da 800 a 1.600 euro, in base al cumulo dei finanziamenti. In alcuni casi si tratta di importi piuttosto onerosi dal 5,75% all’8,75% (esclusi TAN 3,75% di Renault Twingo e TAN 3,99% di Dacia Spring). Va valutata anche la garanzia delle elettriche che, in media, vale 8 anni a 120.000 km.
Se da una parte il prezzo delle EV è giustificato dalle costose batterie, il rialzo delle vetture termiche è inquietante. Nonostante, nel caso della Panda, la gen sia la stessa, pre e post pandemia, è aumentata di migliaia di euro. Oramai le elettriche hanno alzato l’asticella e il mercato delle termiche si sta, gradualmente, adeguando a quelle cifre. C’è anche chi non è favorevole alle EV, come un noto top brand.
Il rischio è che l’automobile, da bene di prima necessità per il popolo, si trasformi in un lusso per pochissimi eletti. Anche perché le EV, come abbiamo visto, sono spinte anche a livello statale con varie agevolazioni, mentre le auto termiche sono sempre più osteggiate e dal 2035 non saranno più vendute in Europa. Insomma, il verdetto è che non sono le automobili elettriche a costare meno: sono quelle termiche che stanno aumentando di prezzo…
