Anche la General Motors ha avuto delle sconfitte eclatanti durante la sua storia. Questa, però, ha sorpreso tutti
L’azienda è divenuta, nel tempo, la casa automobilistica più ricca e imponente del mondo, eppure anche lei ha avuto i suoi insuccessi. Quello che andremo a descrivervi oggi era del tutto inatteso e, proprio per questo motivo, tuttora fa enorme scalpore.
Mentre negli States vanno in scena gli incontri fra i sindacati e il presidente americano Joe Biden, per via delle tante manifestazioni di settore che stanno avvenendo, vogliamo ricordare un momento indimenticabile per il mondo dei motori.
Parliamo di quando la General Motors ha incassato una grande delusione, puntando su un progetto che è stato un vero e proprio fallimento. A confermarlo ci sono state anche le parole scritte sulla rivista ufficiale del marchio, in vista della presentazione di del progetto. Si puntava a reinventare in maniera radicale l’azienda stessa, ma non ci sono stati buoni risultati.
Parliamo di quando la GM ideò Saturn, un modello descritto come più di una semplice auto. Erano gli anni ’90, quando sul numero di novembre della suddetta rivista uscirono le seguenti parole in prima pagina: “Forse ci aspettavamo troppo”. La volontà di superare il commercio di veicoli giapponese in ascesa, portò alla creazione di un’automobile di piccola taglia, costruita a Detroit e vista come dimostrazione al mondo che la Casa sarebbe riuscita a sconvolgere il mercato.
Purtroppo per i dirigenti della General Motors, però, la domanda sul mercato per la Saturn fu molto bassa, portando ad un vero e proprio fiasco. Nel 1985, il Capo dell’azienda Roger B.Smith diceva: “Questo modello porterà a un cambiamento radicale e totale rispetto a ogni cosa che può succedere nel comparto della produzione automobilistica”, riporta motortrend.com.
Ma le recensioni che arrivarono dopo le prove con la Saturn in strada erano a dir poco preoccupanti. “Siamo usciti un po’ frustrati dall’abitacolo”, commentò un giornalista di Motortrend dell’epoca. Parliamo di un’auto prodotta in versione berlina e coupé, entrambe alimentate da parte di un motore con doppia camma in grado di erogare 124 CV.
Insomma, automobili di ottima fattura, con buone prestazioni, manovrabilità e guida equilibrata. Era lo spazio posteriore della berlina a preoccupare, però, visto che era troppo stretto e il motore, purtroppo, soffriva di alcuni rumori molto fastidiosi per chi si trovava all’interno dell’abitacolo. Anche le vibrazioni infastidivano parecchio e, molto probabilmente, queste sono state le caratteristiche che hanno portato all’insuccesso.
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