La Ferrari punta in alto per il finale di stagione ma pensa già al prossimo Mondiale. Ecco perché si può sognare in grande.
Il Gran Premio del Giappone ha permesso alla Ferrari di recuperare altri 4 punti sulla Mercedes, che ora ne ha solo 20 di vantaggio nel mondiale costruttori. Per come era iniziata questa stagione, sarebbe un risultato davvero notevole per la Scuderia modenese l’eventuale raggiungimento di una seconda posizione nella classifica costruttori. 
Non ci sono però solo notizie positive. In quel di Suzuka, Charles Leclerc si è preso 43 secondi dalla Red Bull di Max Verstappen. La batosta però è arrivata anche per mano della McLaren. Lando Norris, che ha chiuso in seconda posizione, ha rifilato ben 24 secondi al monegasco ed oltre mezzo minuto a Lewis Hamilton, a conferma della crisi tecnica in cui versa il team di Brackley.
Quanto fatto dalla McLaren dimostra che si può recuperare, dal momento che la MCL60 era una vettura che neanche entrava in Q3 ad inizio anno. La Ferrari sta procedendo a gradi e, in questi ultimi mesi, pur senza pacchetto di sviluppo clamorosi, sono stati fatti passi in avanti davvero notevoli.
Ferrari, c’è un motivo per essere ottimisti
La Ferrari del 2024, secondo quanto dichiarato anche da Charles Leclerc in diverse interviste, sarà molto diversa da quella attuale. Tuttavia, rispetto al passato si è voluto comprendere sino in fondo pregi e difetti di questa macchina, senza interrompere lo sviluppo a metà stagione come faceva Mattia Binotto.
La tattica dell’ingegnere di Losanna, come conferma il 2023, si è rivelata errata, ed allora è meglio imparare quanto più possibile sul modello attuale per evitare gli stessi errori in futuro. In un articolo pubblicato sul “Corriere dello Sport“, sono stati evidenziati cinque aspetti interessanti per i quali il Cavallino può ben sperare in chiave futura. 
Dal nostro punto di vista, il più importante è quello relativo al miglioramento nell’utilizzo delle gomme, le quali, rispetto ad inizio anno, vengono gestite molto meglio, anche se è chiaro come in gara manchi ancora la performance assoluta di cui c’è bisogno per dar battaglia alla Red Bull.
Inoltre, la SF-23 appare ora più stabile e meno sensibile a fattori esterni come il vento che, ad esempio a Silverstone nel GP disputato lo scorso luglio, avevano reso la monoposto imprevedibile e difficile da guidare. Inoltre, anche sul peso sono stati fatti dei passi in avanti, visto che la Ferrari è scesa per la prima volta sotto i 798 kg imposti dal regolamento FIA per le auto ad effetto suolo. Questo particolare ha consentito ai tecnici di posizionare quanta più zavorra più possibile nelle zone in cui era necessaria, per equilibrare meglio l’auto.
A ciò si aggiunge il fatto che i pezzi nuovi funzionano come dimostra il fondo portato a Suzuka che ha aiutato Charles Leclerc a guidare meglio la monoposto più stabile rispetto al passato. Per concludere, va sottolineato il miglioramento fatto sul fronte dell’affidabilità senza più rotture gravi come lo scorso anno.
