Automobilisti sconvolti, la notizia è una vera e propria doccia fredda per tanti appassionati di motori in Italia. La chiusura sembra definitiva, questo segna la fine di un’epoca gloriosa
Il futuro delle quattro ruote è elettrico. Non ci sono altre strade, anche se gli appassionati di motori restano aggrappati al mito della vecchia scuola. Il mondo dell’Automotive si sta ormai evolvendo verso nuove soluzioni che premiano le zero emissioni e che, piuttosto, si cureranno di bandire per sempre i vecchi propulsori termici a benzina oppure a diesel.
Un qualcosa che pesa e ha iniziato a pesare fatalmente per molte aziende e case produttrice di auto. Ma anche per tutta un’industria collegata all’universo delle quattro ruote.
È il caso del mitologico marchio Magneti Marelli, da sempre una delle eccellenze assolute del nostro territorio. Lo stabilimento di Crevalcore, nel bolognese, appare ormai destinato alla chiusura definitiva. E con esso, oltre 230 lavoratori saranno costretti a restare a casa senza un impiego.
Una bruttissima notizia che fa stringere il cuore agli appassionati di motori, per un gigante dell’industria italiana costretto a chinare il capo dinanzi all’avanzare dei tempi. Una chiusura però ancora evitabile, almeno sino al termine di questo settembre, come riporta ‘La Gazzetta dello Sport’.
Secondo quanto rivelato dalla ‘rosea’, alla base della caduta di Magneti Marelli c’è un motivo ben chiaro. Quale? Il mancato investire nell’elettrico. Di base, lo stabilimento di Cervalcore resta tutt’oggi fortemente ancorato ad una produzione di componentistica dedicata ai motori endotermici. Su tutti, i collettori di aspirazione aria e dai pressofusi di alluminio. Tutti elementi destinati al calo sino all’estinzione, in vista del divieto alla vendita di modelli a benzina e diesel del 2035.
Per questo, i sindacati sono al lavoro con i vertici di Magneti Marelli per dialogare su una possibile riconversione delle fabbriche. Il rischio è che altri stabilimenti del glorioso marchio italiano possano seguire le orme di quello di Cervalcore.
E questo porrebbe una pietra tombale sul lavoro generazionale che Magneti Marelli ha svolto nel corso della sua esistenza industriale, oltre al salvare migliaia di lavoratori dalla disoccupazione. I prossimi saranno giorni roventi per capire il destino definitivo del gigante emiliano, ma intanto le indiscrezioni non sono ottimistiche. La chiusura di Magneti Marelli segnerebbe la vera e propria fine di un’epoca per l’industria automobilistica italiana.
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