Il caro carburante continua ad impazzare in Italia e non accenna a rallentare. Il Governo pronto a varare un provvedimento importante
Sembrano lontani anni luce quei momenti in cui a seguito dello scoppio della guerra in Ucraina, il prezzo del carburante era schizzato alle stelle e per mitigarne gli effetti era stato operato un taglio delle accise. Il nuovo esecutivo ha scelto un’altra strada, decisamente meno immediata ma che si spera possa ugualmente portare benefici alle tasche degli automobilisti.
Attualmente un litro di benzina costa oltre due euro sia in modalità servito che al Self. Il risultato è che con 20 euro di spesa non si arriva nemmeno a 10 litri. Ma se il primo rincaro aveva portato molti ripensare le modalità di utilizzo della loro automobile, vagliando anche la possibilità di venderlo a favore di uno GPL o a metano, adesso gli italiani sembrano aver preso l’ennesima batosta con filosofia. In mezzo ad un rincaro complessivo della vita, anche il pieno al distributore si è unito all’elenco, ma se si ha necessità di spostarsi, non si può fare altrimenti che pagare seppure a malincuore.
Nei mesi scorsi, precisamente all’inizio dell’estate, aveva tenuto banco la questione dei presunti brogli da parte dei proprietari dei distributori, accusati di viziare le cifre sui cartelli esposti al pubblico, per incassare di più. Per questo era stato emesso un decreto con l’imposizione di un ulteriore dettaglio fornito all’utenza, ovvero l’indicazione del prezzo medio del carburante. Un provvedimento rivelatosi fallimentare e sicuramente non di aiutato per quella che è la preoccupazione centrale, ovvero la continua salita dei prezzi.
Dunque, per cercare di fare qualcosa di più concreto il prossimo 25 settembre, lunedì prossimo, il Consiglio dei Ministri si riunirà per discutere sul da farsi.Stando a quanto riportato da Il Sole 24 Ore, l’esecutivo di Giorgia Meloni avrebbe intenzione di premere sull’acceleratore per quanto concerne l’emissione di un bonus da 80 euro al mese, per dare una mano ai nuclei famigliari a basso reddito che si trovano ad affrontare questa spesa tanto esosa.
In questa maniera si punta a by-passare la definizione della manovra di bilancio fissata per fine 2023 e l’aggiornamento del Documento di Economia e Finanza. L’agevolazione dovrebbe fare parte della social card “Dedicata a Te”, una pre-pagata del valore di 382,50 euro per le famiglie con un ISEE al di sotto dei 13mila euro.
Tra le voci circola anche quella di una revisione del credito d’imposta fino al 28% sul gasolio per le compagnie di autotrasporti. La manovra complessivamente dovrebbe impegnare 300 milioni di euro, questo sulla carta, visto che non è nemmeno certo che tale somma sia disponibile. Il Ministro delle Imprese, Adolfo Urso ha dato ufficialmente conferma che prima ci sarà un confronto con i sindacati e poi dopo il meeting ministeriale verranno configurate le nuove misure.
Nelle ultimissime ore i costi si sono leggermente spostati verso il basso per effetto di un piccolo ribasso del greggio. In ogni caso i numeri restano piuttosto elevati, certamente i più alti degli ultimi dieci/vent’anni, almeno per quanto riguarda lo Stivale.
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