Il costo della benzina è arrivato ormai alle stelle ed è scattato l’allarme per tutti i cittadini italiani. L’ultimo dato è emblematico
Una cifra, che in questo momento di crisi ed inflazione, può fare davvero la differenza nelle tasche degli automobilisti. Il calcolo è presto fatto e soprattutto riguarda davvero tutti, senza esclusioni a causa del perdurante aumento dei prezzi dei carburanti.
Il tema del caro carburanti è uno dei più delicati in questo momento in Italia. Volendo allargare la lente di osservazione al panorama europeo e mondiale, si può senz’altro dire che questo picco di spesa non riguarda solo il nostro paese ma è diffuso in modo capillare anche da altre parti. La grande differenza è che da noi, con il peso delle accise piuttosto cospicuo, si sforano dei limiti impensabili da altre parti.
Come avvenuto nella prima parte del 2022, anche ora la benzina ha sforato il muro dei 2 euro al litro anche in modalità self service sulla viabilità ordinaria. Un prezzo inaccettabile e insostenibile per le famiglie italiane, già alle prese con l’inflazione e l’aumento dei prezzi generalizzato.
Per questo il Governo sta studiando la soluzione del bonus una tantum per l’acquisto di benzina e Diesel da elargire alle famiglie più svantaggiate economicamente (si parla di 80 euro), non potendo però arrivare ad un taglio delle accise. La misura varata dal Governo Draghi non può essere replicata, poiché troppo onerosa per le attuali casse dello Stato.
Tutto questo si trasforma in un aumento della spesa media per i cittadini che è davvero impressionante. Secondo quanto analizzato dal Codacons, la media del costo della benzina la scorsa settimana era di 1,997 euro, mentre il gasolio si è attestato a 1,924 euro. Stiamo parlando di un aumento del 10,5% in soli 4 mesi per la prima e del 16,6% per il secondo.
Prima dell’estate un pieno costava rispetto ad oggi quasi 10 euro in meno. Il calcolo è semplice. Si può arrivare a stanziare una cifra di 228 euro in più a famiglia nell’arco di un anno (calcolando circa due pieni al mese). Se passiamo al gasolio l’incremento è stato addirittura di 13,7 euro, per un totale di 329 euro all’anno a nucleo familiare.
Facendo riferimento a questi dati diventa difficile, come sostenuto dallo stesso Codacons, ipotizzare un bonus una tantum per risolvere la questione del caro carburanti. Secondo l’associazione dei consumatori andrebbe utilizzato l’extragettito Iva per tagliare le accise e tornare sotto un limite accettabile di spesa.
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