Chi sono stati i piloti di Formula 1 a correre in età più avanzata. La classifica vi sorprenderà. E ci sono anche due italiani…
Oggigiorno, il paddock di Formula 1 è frequentato per lo più da squadre che preferiscono affidare le proprie vetture a giovani piloti in rampa di lancio. Ne sono un esempio Red Bull e Ferrari che, qualche tempo fa, decisero di puntare sui precocissimi Max Verstappen e Charles Leclerc per tentare di contrastare il dominio della Mercedes.
Un trend che cresce anno dopo anno, come dimostrano i dati sull’abbassamento dell’età media della griglia di partenza. La giovane età sembrerebbe ormai rappresentare un requisito fondamentale per strappare un contratto in Formula 1. Ma nel corso della storia non è stato sempre così. In questo articolo, pertanto, vi proponiamo la classifica dei dieci piloti più anziani ad aver partecipato almeno ad una gara.
Iniziamo col dire che tutti i piloti presenti in questa speciale graduatoria hanno messo a segno il proprio record a cavallo degli anni ’50. Periodo in cui la Formula 1 era appena diventata ufficialmente un campionato mondiale.
I piloti più anziani nella storia della Formula 1: la top-10
Venendo ai posizionamenti, il fanalino di coda della top-10 è Rudolf Schoeller, svizzero che all’età di 50 anni e 98 giorni partecipò al GP di Germania 1952. Al nono posto troviamo invece il francese Rosier, il quale, sempre in Germania ma nel 1956, si assicurò un posto tra i più anziani piloti nella storia all’età di 50 anni e 274 giorni.
Ottavo Clemente Biondetti, esponente nostrano (con un passato nel motociclismo) che nel 1950, a 52 anni e 16 giorni, disputò la sua unica gara in Formula 1 all’Autodromo Internazionale di Monza. Subito avanti a lui ci sono Bill Aston, britannico che a 52 anni e 127 giorni prese parte al GP di Germania 1952, ed Hans Stuck, tedesco che a 52 anni e 260 giorni si cimentò nel GP d’Italia 1953. Passiamo dunque alla top-5.
In quinta posizione c’è Adolf Brudes, nobile tedesco che all’età di 52 anni e 293 giorni partecipò GP di Germania del 1952, l’unico ufficiale della sua carriera. Medaglia di legno per Luigi Fagioli, altro manico italiano entrato in questa classifica grazie alla partecipazione al GP di Francia 1951, registratasi all’età di 53 anni e 22 giorni.
Alla piazza numero tre troviamo Arthur Legat, belga che corse il GP di casa della stagione 1953 all’età di 54 anni e 232 giorni. Seconda posizione per il transalpino Philippe Étancelin, protagonista del Gran Premio di Francia 1952, all’età di 55 anni e 191 giorni.
Infine, abbiamo Louis Chiron, detentore del titolo di pilota più longevo nella storia della Formula 1. Il monegasco si è assicurato tale riconoscimento proprio nel Principato, nel 1955, all’età di 55 anni e 292 giorni. Nel 1958, sempre a Montecarlo, provò a migliorare il suo primato ma non riuscì a qualificarsi per la gara.