La FIAT vola in Italia con numeri ottimi, ma fuori dai confini nostrani il quadro è piuttosto desolante. Ecco cosa prevedono gli esperti.
Il marchio FIAT, tra i top brand del Gruppo Stellantis, ha lanciato di recente la nuova 600, oltre alla piccola Topolino. L’obiettivo, in futuro, è quello di allargare il listino a più modelli, con una specifica attenzione anche al segmento dei SUV, quest’ultimi tra i più ricercati tra i potenziali clienti.
In materia di utilitarie la FIAT può insegnare a mezzo mondo come creare auto di segmento A e B di successo. Basti pensare che in cima alle classifiche delle auto più vendute in Italia vi sono sempre Panda, 500 e Lancia Ypsilon. Senza dimenticare anche il successo della Fiat 500 elettrica, la EV più desiderata dagli italiani.
La casa del Lingotto ha deciso di puntante anche sulla nuova 600, molto simile alla 500X ma con una connotazione ancor più da SUV. Il prezzo è in linea con quello dei concorrenti, partendo da 36mila euro chiavi in mano. Per molto tempo gli appassionati del marchio piemontese hanno dovuto aspettare un crossover che potesse mettersi in concorrenza con i principali competitor italiani e stranieri.
Con l’uscita di scena di auto come la 4X4 della Panda e la Sedici, nel listino era rimasta solo la 500X che ha dato ispirazione alla nuova 600. Grazie alla fusione tra PSA ed FCA vi è stato un netto passo in avanti in termini anche di proposte ibride ed elettriche. La FIAT era rimasto molto indietro rispetto ai major del mercato, ma grazie all’aiuto del Leone transalpino ha risposto anche ad una esigenza che si farà sempre maggiore.
Se in Italia il brand viaggia a gonfie vele, all’estero il discorso cambia. Anni fa, non era raro trovare modelli FIAT anche nel traffico delle metropoli internazionali, anche oltreoceano. Purtroppo negli Stati Uniti le proposte del marchio non hanno fatto presa. Lo dimostra il dato, emblematico, di meno di 1000 auto per il secondo anno consecutivo.
Salvo impennate inattese di fine anno, la FIAT chiuderà con numeri davvero bassi. E’ altamente probabile, come riporta Motorbiscuit.com che la casa torinese non venderà più di 700 auto entro la fine dell’anno. Non se la passa bene nemmeno l’Alfa Romeo, ma il dato sulla FIAT è inquietante se paragonato al fatturato di qualche anno fa. La flessione è iniziata nel 2016 (34mila auto vendute) e, da quel momento in poi, il calo è stato vertiginoso.
Nel 2022 il calo definitivo con una discesa del 61% a sole 919 vendite, secondo GoodCarBadCar. Stellantis NA ha nominato Aamir Ahmed nuovo dirigente del marchio FIAT in America a maggio. Dovrà impegnarsi a fondo per tenere alta la bandiera. Per una sopravvivenza del brand italiano negli Stati Uniti occorrerà una ripresa repentina nei prossimi 2 anni.
Tutte le speranze sono affidate al successo della nuova gamma elettrica. Vendere meno di 1.000 crossover compatti all’anno, al momento, è un dato che non può affatto soddisfare FIAT in Nord America.
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