Per Stellantis ci sono brutte notizie. E’ la prima volta che succede e non potrebbe finire a breve.
Il gruppo Stellantis è il quarto gruppo più grande al mondo per ciò che riguarda il mercato Auto, un colosso che gestisce ben 14 marchi automobilistici. Tra di essi, ci sono anche marchi italiani come la Fiat, l’Alfa Romeo, la Lancia e la Maserati oltre ad altri esteri.
Tuttavia, in queste ultime ore è emerso un enorme problema per Stellantis costretta, assieme ad altri gruppi, ad affrontare una fase di emergenza senza precedenti, proprio nel paese in cui vuole investire per il futuro.
Stiamo parlando degli Stati Uniti d’America, nei quali Stellantis si è posta l’obiettivo di vendere il 50% di auto elettriche entro il 2030, una sfida non da poco. Prima di farlo però, ci sarà bisogno di superare uno sciopero abnorme, che promette di durare per circa tre mesi da ora in avanti.
Il sindacato americano United Auto Workers ha indetto uno sciopero che fermerà le fabbriche di Stellantis, ma anche di Ford e General Motors. Il motivo? L’unione sindacale sta tentando di firmare un accordo con questi tre colossi dell’automotive da circa un paio di mesi, con l’obiettivo di rinnovare il contratto di lavoro ma, per il momento, le parti non sono giunte ad una conclusione positiva.
Dunque, il termine per trovare un accordo è scaduto alla mezzanotte del 14 di settembre, ed ora l’obiettivo è quello di colpire i tre grandi marchi in maniera brutale. Infatti, è stato indetto uno sciopero senza precedenti, con le parti sociali che non escludono adesso che la protesta possa espandersi anche in altre zone del mondo.
Per il momento, lo sciopero si sta svolgendo in Missouri, a Toledo, in Ohio ed a Wayne, oltre che nel Michigan dove c’è solo la Ford. Stellantis viene invece colpita appunto in Ohio. Il retroscena clamoroso è che questa protesta potrebbe durare per settimana con gli operai regolarmente pagati.
L’unione sindacale citata dispone infatti di un fondo di 825 milioni di dollari che verranno usati per pagare i lavoratori, con ogni dipendente che riceverà la bellezza di 500 dollari a settimana pur non recandosi a svolgere la propria attività. Per i grandi gruppi è ovviamente un disastro senza precedenti.
In un comunicato ufficiale, la Ford ha fatto sapere che vuole trovare un accordo con la controparte con la volontà di investire nel futuro e tutelare anche la propria azienda. Al momento, pare che il governo di Joe Biden stia seguendo con attenzione la vicenda, preparando aiuti per i fornitori delle case automobilistiche.
Il sindacato, durante i negoziati, ha chiesto ai tre gruppi di aumentare del 40% i salari dei propri dipendenti, così come nuove assunzioni ed altri benefit. Ci viene difficile pensare che tali richieste possano essere accolte, ed è per questo che non si riesce a trovare un punto di incontro. Lo scioperò però può smuovere le acque.
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