Nuovi aumenti per il prezzo della benzina. Si è raggiunto ancora un costo allarmante e ormai insostenibile
L’Auto rappresenta uno dei bisogni fondamentali per la maggior parte degli italiani che non possono utilizzare un altro mezzo per i propri spostamenti quotidiani. In un periodo come quello che stiamo vivendo diventa inevitabile un po’ per tutti riuscire a tagliare il superfluo ma, difficilmente, si può fare qualcosa con la propria Auto, nonostante si possa essere tentati di farlo a causa del prezzo benzina, che sta raggiungendo livelli davvero levati.
La corsa verso l’alto dei costi del carburante prosegue in modo ininterrotto ormai da mesi e ha messo letteralmente in ginocchio tantissime famiglie. Anche avere cambiato distributore rispetto a quello abituale non ha risolto il problema. Ovunque sia sulla rete stradale ordinaria che in quella Autostradale, il risultato è sempre lo stesso.
Non tutti i distributori applicano gli stessi costi, proprio per questo è più che naturale da parte degli automobilisti verificare prima di fermarsi a fare rifornimento quale possa essere il prezzo benzina applicato (cosa valida anche per gli altri tipi di carburanti). In tanti si aspettavano che il decreto entrato in vigore ad agosto che impone ai gestori di esporre a confronto il prezzo medio regionale, potesse portare a una livellazione più verso il basso, ma così non è stato.
Ancora adesso presentarsi per fare il pieno espone a una spesa che può essere tutt’altro che indifferente. Basta guardarsi attorno per verificare una situazione che appare particolarmente sconfortante. Da questa settimana, infatti, in varie località, la benzina anche in modalità self costa in media 2 euro/litro, prezzo che si pensava di non raggiungere, soprattutto ora che la maggior parte degli italiani si ritrovano a districarsi con aumenti che riguardano un po’ tutti i settori.
Il prezzo suddetto è stato riscontrato in tratte stradali della Basilicata, Calabria, Liguria, Sardegna, Valle d’Aosta e provincia di Bolzano. Come è facile immaginare, la situazione è ancora peggiore in autostrada, dove la media del prezzo benzina in modalità self è di 2,045 euro/litro.
L’auspicio di molti è che il governo possa rendersi presto conto di come non sia più possibile perdere tempo, visto che l’eliminazione del taglio delle accise è avvenuta a gennaio, da allora non è stato pù fatto niente per sostenere i cittadini per fronteggiare il caro carburanti
Non è esclusa però la possibilità che si possa arrivare all’introduzione dell’accisa mobile, sistema che porta a un calo proporzionale dell’accisa quando aumenta il prezzo del carburante. I rincari del prezzo alla vendita non verrebbero quindi più scaricati sugli automobilisti. Non resta che attendere per capire se davvero sarà fatto qualcosa di concreto, come richiesto da tutti.
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