La Volkswagen ha bisogno di un duro lavoro per contrastare la forza dei rivali, ed ora c’è una seria minaccia.
In casa Volkswagen la conversione alle emissioni zero è partita da tempo, ma ora le cose si fanno più intense con l’arrivo di nuovi modelli. A breve sarò pronta la ID.2, ovvero una compatta che sarà equipaggiata a batteria, e che promette delle autonomie notevoli, pronta per sfidare colossi esteri.
Come ben sappiamo, la Volkswagen non produrrà più la Golf con motore a combustione, una notizia che di certo non fa felici i puristi, ma di cui ormai siamo a conoscenza da molto tempo. A questo punto, andiamo a vedere quelli che sono i futuri obiettivi del marchio, che deve difendersi da un’importante minaccia straniera.
Volkswagen, ecco la minaccia a cui occorre reagire
Le auto elettriche stanno man mano conquistando il mercato, anche se i clienti non sono ancora troppo convinti di queste nuove tecnologie in varie parti del mondo. La Volskwagen sta accelerando i tempi sulle EV, ma per il momento, esiste una seria minaccia che si chiama Cina, e che fa paura a tutti i marchi europei.
Infatti, il paese del Dragone sta spingendo molto forte su queste nuove tecnologie, sulle quali hanno un netto vantaggio. Grazie ad una manodopera poco costosa, le case cinesi vendono modelli molto economici, che man mano si stanno facendo largo sul mercato, a tal punto che anche colossi che non hanno mai avuto nulla a che fare con le quattro ruote sono pronti a scendere in campo.
Stiamo parlando, per citarvi un esempio, di Xiaomi e Huawei, da sempre impegnate in telefonia ed informatica, che ora sono pronte a scendere in campo con i loro primi veicoli ad emissioni zero. In queste ore, al Salone di Monaco di Baviera, il capo tecnico di casa Volkswagen, ovvero Kai Grunitz, ha dettato la linea di sviluppo da seguire per la costruzione delle auto elettriche.
Prima di tutto, i tempi di produzione dovranno essere ridotti da 54 a 36 mesi, con un nuovo modello, ovvero la ID.2, che sarà pronto a breve e che porterà la casa di Wolfsburg in una nuova era. L’obiettivo dichiarato è quello di sfidare la Cina, ma c’è bisogno, per farlo, di progredire su tanti fattori. Uno di questi è l’affidabilità, che dà ancora parecchi problemi sulle auto elettriche occidentali, mentre in Cina è già messa a punto.
Ecco le parole di Grunitz: “In ogni impresa ci sono dei rischi, i colleghi cinesi hanno sempre la soluzione pronta, anche quando c’è un problema. Se c’è qualcosa che non va, loro riescono subito a risolverla, e noi dobbiamo fare come loro. Serve un diverso approccio, ma credo che ciò sia possibile“.
Secondo Grunitz, il pericolo maggiore è il marchio BYD, che in questi ultimi anni sta crescendo in maniera esponenziale. L’obiettivo è limitare i guasti che si sono visti su modelli come la ID.3 nella fase di sviluppo, per cercare di presentare un prodotto competitivo e che possa competere sin da subito con i rivali.