Il mercato dell’auto sta cambiando, ed ora è sempre più vicino l’addio di una categoria. Ecco cosa sta per succedere.
Il periodo che stiamo vivendo è fatto di rincari che influiscono sulle nostre attività quotidiane. Emblematico, a riguardo, il rialzo dei costi dei carburanti, i cui prezzi sono arrivati alle stelle. Rincari evidenti anche per il mercato dell’Auto, con il 2022 che è stato uno degli anni peggiori della storia di questo settore.
Il 2023 sta rappresentando una piccola ripresa, e ci fa piacere sottolineare come il mese di agosto sia stato uno dei migliori in tal senso, con le vendite che sembrano aver ripreso piede. Tuttavia, di certo, non si tratta dell’epoca di massimo splendore. La crisi riguarda, in particolare, alcuni segmenti specifici, a tal punto che si sta andando verso una specifica conclusione.
Una categoria di auto, sino a poco tempo fa molto amate, pare sia destinata a sparire in futuro, portando con sé una serie di conseguenze. I cambiamenti delle esigenze di mercato ed il crollo delle vendite stanno portando i costruttori a prendere delle decisioni drastiche, e difficilmente si potrà tornare indietro.
Un interessante articolo apparso sulle colonne di “Formulapassion.it” fotografa la difficile situazione delle piccole auto, destinate alla scomparsa. Le vetture di Segmento A, infatti, valgono appena il 10,7% del mercato, e continuano a scendere di anno in anno. In tal senso, è indicativo il fatto che nel mese di agosto ne siano state vendute solo 8.648, una perdita record del 23,8% rispetto allo scorso anno.
Emblematica a riguardo, la dichiarazione di Oliver Zipse, il CEO della BMW, il quale ha dichiarato al “Financial Times“: “Il segmento di mercato delle vetture di base sparirà o non sarà più realizzato da produttori europei“. Parole eloquenti quelle del numero 1 della casa di Monaco di Baviera, che da decenni milita in questo settore e che ha accumulato una certa esperienza.
Un altro parere autorevole a riguardo è quello di Ola Kallenius. Il CEO di Mercedes-Benz è stato molto chiaro sull’argomento alla presentazione della CLA elettrica, precisando anche quanto le spese per produrre vetture a batteria possano cambiare le esigenze dei marchi: “Stiamo lavorando per ottimizzare i costi fissi e l’allocazione delle risorse, per riuscire a produrre auto elettriche con la stessa redditività che si potrebbe ottenere con i motori termici“.
Un altro motivo del crollo delle piccole, a nostro parere, è la continua ricerca di veicoli spaziosi, cosa che giustifica il dominio dei SUV. Questi modelli hanno ormai in mano l’intero mercato, e tutti i costruttori, tranne poche eccezioni, ne possiedono almeno uno nella loro gamma.
I SUV sono ormai una parte dominante del settore automotive, con la Cina che sta cavalcando l’onda, producendo crossover elettrici a basso costo. Dunque, le piccole sono destinate a salutarci in un futuro non troppo lontano, e siamo sicuri che questa notizia farà molto male a chi è affezionato a questo segmento, peraltro, tra i più economici sul mercato.
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