Ancora una volta gli automobilisti finiscono preda dei truffatori. Attenzione all’assicurazione, basta poco per cascarci
Non ci si può distrarre un attimo durante la vita odierna, ed essere aggiornati, in questi casi, fa tutta la differenza del mondo. Sapere come reagire a certi tentativi di raggiro è fondamentale per poter prevenire l’attacco da parte dei malintenzionati. Anche perché, nel caso in cui succedesse, allora sarebbero dei veri guai per le vittime, visto che rischierebbero di perdere parecchi soldi.
La nuova truffa dell’assicurazione si potrebbe estendere in tutto il paese, mietendo diverse vittime lungo le strade della penisola. Le forze dell’ordine si stanno mobilitando per ovviare a questa preoccupante situazione, ma trovare i malviventi non è cosa semplice. Ad esser finiti nelle loro mira sono le persone che stipulano delle assicurazioni con dei soggetti poco credibili, ma che appaiono professionali agli occhi delle vittime della truffa.
Cadere vittima di certi tranelli può essere molto facile, anche se la miglior cosa da fare è non fidarsi a priori delle persone che te la propongono, ma fare delle ricerche intorno alla loro attività. La legge obbliga chiunque a dover stipulare dei contratti assicurativi sulla propria auto e proprio per questo motivo tale mercato può essere molto allettante per chiunque voglia provare a raggirare un utente.
In che modo operano i truffatori
Per il momento, sono state trovate a Godarno, un comune situato in provincia di Palermo, diverse polizze del tutto falsate. Ad esser finito sotto indagine è un broker assicurativo che è riuscito in pochi mesi a far firmare circa 1850 contratti irregolari. A far dubitare le forze dell’ordine sono stati i diversi tagliandi controllati in strada e che non risultavano essere idonei all’accertamento.
In effetti, le polizze stipulate erano del tutto finte, portando i conducenti che avevano il tagliando con sé a trovarsi in situazioni d’imbarazzo di fronte ai controlli della stradale. Quest’ultima, poi, era di norma obbligata a sequestrare i mezzi e a comminare una multa ai mal capitati, i quali oltre alla truffa hanno dovuto anche pagare la sanzione.
L’indagato, al momento, oltre a presentarsi di fronte al giudice per questo illecito, dovrà farlo anche per aver esercitato abusivamente la professione. Il suo successo derivava dal fatto che i prezzi messi a disposizione dei clienti erano molto bassi; l’uomo, però, non era mai stato iscritto all’albo degli intermediari assicurativi e rassicurativi, ossia il RUI. Ora, sulle sue azioni illegali stanno lavorando i militari della Compagnia di Baghiera, coordinati da parte della Procura di Termini Imerese.