Il caro carburante continua a far male agli italiani, ed ora è arrivata un’altra notizia choc sul prezzo benzina e diesel
L’estate del 2023 è stata nera per ciò che riguarda il carburante, e sembra, in un attimo, di essere tornati allo scorso anno. Infatti, alle grandi spese che tutti sono costretti a sostenere in un periodo di forti rincari, si è aggiunta anche quella su diesel e benzina, ormai vicini ai due euro al litro.
Per essere precisi, il carburante verde ha superato questa soglia molto temuta, ed ora è arrivato un dato ufficiale che fa tremare tutti. La cosa peggiore è che, al momento, non sembrano esserci soluzioni molto valide, con i prezzi che continuano ad essere alti, anche se l’aumento sembra essersi fermato.
Il 2023, in particolare, nel mese di agosto, per quello che riguarda il carburante siamo tornati ai livelli dello scorso anno, con dei prezzi schizzati alle stelle. Pensate che dal 14 al 20 di agosto si sono toccati i prezzi massimi da luglio 2022, un dato che non può lasciare tranquilli gli automobilisti, che da comuni cittadini sono già messi in ginocchio da una miriade di rincari.
La rilevazione ha dimostrato che, durante la settimana di Ferragosto, la benzina in modalità Self è venuta a costare 1,946 euro al litro, un valore in crescita di 0,7 centesimi, mentre il gasolio si è attestato ad un 1,845 euro al litro. Anche per quello che riguarda il Diesel, dunque, la situazione non è affatto rosea, e non si vedono grossi miglioramenti all’orizzonte.
Per quello che riguarda le autostrade, i prezzi sono ovviamente più alti, con la benzina che è stabile sopra i due euro al litro, con il gasolio ad 1,932 euro al litro. Ciò non ci deve sorprendere, dal momento che i distributori presenti sulle autostrade pagano più tasse, ed è normale che i prezzi siano in crescita. Tuttavia, anche da questo punto di vista entra in gioco il discorso legato alla speculazione, dal momento che quando ci si trova su questi grandi arterie si può fare rifornimento solo nelle stazioni di servizio.
L’Unione Nazionale dei Consumatori ha giudicato questi aumenti come delle vere e proprie stangate per i cittadini, già gravati da enormi spese in questo periodo. L’unica cosa lievemente positiva, se si fa un confronto con lo scorso anno, è il tema delle accise, visto che ora è in ballo una politica differente.
Nel 2022, i prezzi erano altissimi nonostante il taglio sulle accise, che ora sono invece presenti. Ciò significa che se esse venissero tagliate, ci sarebbero numerosi centesimi in meno da pagare per ogni litro, ma al momento, l’esecutivo non sembra intenzionato a procedere in quella direzione.
Il taglio alle accise fu deciso, nella primavera del 2022, dal Governo preosieduto da Mario Draghi, dal momento che i prezzi avevano toccato delle vette ancor più alte rispetto ad oggi. A questo punto, vedremo come verrà gestita la situazione, con l’esposizione dei prezzi medi regionali che non ha sortito gli effetti sperati.
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