La Tesla è considerata una delle EV più veloci nello scatto da fermo. Ma cosa accade quando viene confrontata con un altro bolide elettrico su un tracciato iconico?
La Tesla è attaccata su tutti i fronti. Dopo essere scivolata, nel mese di luglio in Europa, fuori dalla classifica delle auto elettriche più vendute, è stata stracciata in Germania da una rivale pensata per la pista. La Rimac Automobili è una casa produttrice croata che sviluppa supercar elettriche, oltre a sistemi di trasmissioni e batterie.
L’azienda è stata creata nel 2009 da Mate Rimac. L’imprenditore e progettista bosniaco con cittadinanza croata non è solo l’a.d. del Rimac Group, ma anche della Bugatti Rimac, Bugatti Automobiles e Rimac Technology. A soli 19 anni ha convertito una BMW Serie 3 del 1984 in un’auto elettrica, facendo parlare di sé nelle gare dragster e siglando dei primati mondiali. Dopo aver fondato una società di bici elettriche nel 2008, l’anno successivo ha creato la Rimac Automobili a Sveta Nedelja vicino a Zagabria.
In soli 10 anni il brand è cresciuto tantissimo, riuscendo ad ottenere investimenti da Porsche AG, Hyundai-Kia e Camel Group, un produttore di batterie asiatico. Da pochissimi dipendenti è diventato un polo dove vengono fabbricati componenti per Porsche, Hyundai, Kia, Renault, Jaguar, Aston Martin, SEAT, Koenigsegg e Automobili Pininfarina. Nel 2018 Rimac ha ricevuto il Premio Ernst & Young Entrepreneur of the Year 2017.
Il primo veicolo della casa croata è stata la Concept One, in grado di segnare record sensazionali. Nel 2018 al Salone dell’Automobile di Ginevra fu presentato anche il secondo modello, chiamato C Two. Grazie a partnership strategiche con i grossi brand sopracitati Rimac ha prodotto bolidi elettrici super prestazionali. Persino potenze assolute come Tesla devono tenere sott’occhio i progressi del brand croato.
La Rimac fa a pezzi la Tesla
Un nuovo record sul giro per auto elettriche di serie al Nürburgring è stato siglato. Tra la Tesla e la Rimac c’è una rivalità nata a suon di scatti brucianti. La Tesla Model S Plaid, con i suoi 1006 CV, scatta da 0 a 100 km/h in appena 2.3 secondi che diventano 1.9, settando la batteria allo sprint massimo. Non è un record perché al primo posto c’è Rimac Nevera con il suo 0 a 100 km/h in appena 1.74 secondi.
L’auto croata passa da 0 a 300 km/h in 11,8 secondi e arriva all’incredibile velocitò di 412 km/h, grazie a motori elettrici, uno per ogni ruota, che riescono a fornire una potenza complessiva di 1941 cavalli. Le vendite del mostro elettrico sono state polverizzate. Con un tempo di 7:05:298 (7 minuti e 5,298 secondi), la Nevera ha dimostrato di essere anche molto agile nell’inferno verde. Il pilota croato Martin Kodrić ha siglato il primato, usando mescole Michelin Cup2R.
Questo tempone è stato convalidato da fonti indipendenti come TÜV SÜD, e dalla telemetria di bordo della Rimac. La Tesla Model S Plaid Track Pack aveva fermato il crono in 7:25.231, battendo la Porsche Taycan Turbo S. La Nevera è riuscita a battere il tempo di Tesla di circa 20 secondi. Una infinità che ha messo in risalto lo spettacolare lavoro fatto dall’azienda croata in questi anni.