La Ferrari è un mito, e tutti desiderano di averne una. Oggi vi parleremo di un modello da sogno di proprietà di un volto noto.
Il marchio Ferrari non ha rivali nel mondo dell’automotive, ed è sempre stato un gradino sopra a tutti per l’esclusività dei suoi modelli. Le auto del Cavallino sono dei gioielli, delle opere d’arte, un patrimonio dell’umanità, anche se, purtroppo, possederne una è quasi impossibile se non si ha un patrimonio molto elevato.
Nella giornata di oggi, vi parleremo di una Ferrari davvero speciale, che è appartenuta ad un personaggio molto noto, che ama le supercar e le auto del Cavallino. Il suo nome non è una novità per chi si occupa di auto di grande livello, che sono pronte a far impazzire tutti gli appassionati.
La figura del Sultano del Brunei è una delle più incredibili del mondo, e la storia di Hassanal Bolkiah è legata al mondo delle quattro ruote. Si tratta, infatti, dell’uomo che ha il maggior numero di supercar del pianeta, e tra di esse, non possono mancare delle Ferrari da sogno.
Pare che nella sua collezione privata ci siano circa 7.000 vetture, tra cui 600 Rolls-Royce ed un numero imprecisato di vetture del Cavallino. Una delle sue preferite è la mitica Enzo, hypercar che fu svelata nel lontano 2002, ma che, per forme e prestazioni, sembra venire dal futuro. Guardandola, la potremmo definire una figlia del vento, e dietro a questo modello c’è anche la figura di Michael Schumacher.
Il tedesco, all’epoca, dominava i mondiali a bordo delle auto del Cavallino, e contribuì allo sviluppo della Enzo grazie al suo talento tecnico. Tra le oltre 450 vetture di Maranello che il Sultano del Brunei vanta nella propria collezione, la Enzo non poteva mancare, e si dice che sia una di quelle che più ama di tutte.
Prima di tutto, è bene specificare che la Ferrari decise di realizzare la Enzo solamente di rosso, tranne qualche rarissima eccezione. Di questa vettura furono prodotti 399 o 400 esemplari, e quella del Sultano si distingue tra tutte, dal momento che ha deciso di optare per il colore nero opaco della carrozzeria. Nei primi anni Duemila, si trattava di una verniciatura ancora poco utilizzata, ed in quel caso, il grande capo del Brunei fu accontentato.
L’assemblaggio di questo modello iniziò l’8 di giugno del 2004, lasciando poi Maranello il 15 di ottobre seguente. In soli quattro mesi, questo gioiello era pronto alla consegna, e per il Sultano furono fatte altre modifiche. I sedili vennero fatti su misura, con la strumentazione che è dotata di fondini rossi, cosa che non è mai avvenuta sulle altre Enzo, ma per la famiglia reale questo ed altro.
Il gioiello è davvero unico, e la passione del Sultano ha pochi eguali. Il fatto che la casa di Maranello, con i suoi capolavori, si sia fatta apprezzare e conoscere anche in un paese così lontano, rende bene l’idea di quanto sia grande questo mito. In pochi possono vantare questa fortuna.
Nel corso della sua vita Gianni Agnelli ha avuto la possibilità di guidare le auto…
L'Alfa Romeo aveva dovuto affrontare il richiamo di Giulia e Stelvio a seguito di una…
L’industria dell’Automotive italiana sta facendo acqua da tutte le parti. C’è una tendenza chiara a…
In queste ultime ore, Triumph ha tolto i veli alla nuova crossover stradale, vale a…
Un 2024 da incubo sta per volgere al termine per il gruppo Stellantis, ma le…
La battaglia interna tra l’Audi e la Lamborghini ha avuto un esito inaspettato in una…