Perez ormai prossimo all’addio alla Red Bull? Uno storico patron del Circus prevede grossi cambiamenti e un arrivo a sorpresa.
Fino a qualche settimana fa la situazione della Red Bull era inquadrabile nella dichiarazione di Max Verstappen il quale si era detto pronto a conquistare la coppa costruttori per il team con le sue sole forze, dominando ogni gara come sta già facendo inizio stagione.
Tutto sulle sue spalle, dunque? Non esattamente visto che in Ungheria, Sergio Perez ha dato segni di ripresa rimontando dalla nona posizione in griglia fino alla terza, aggiungendo un altro podio a quelli conquistati in Bahrain, in Florida e in Austria, più le due vittorie in Arabia Saudita e Azerbaijan.
Eppure la sensazione di molti nel paddock è che il rapporto tra il messicano e la squadra della bevanda energetica sia ormai logoro. Malgrado a Budapest il responsabile del muretto Christian Horner si sia dichiarato molto soddisfatto della prestazione del suo pilota, alla vigilia dell’evento magiaro le sue parole non erano state altrettanto al miele.
Analizzando la situazione di crisi in cui si trovava a dispetto di una RB19 che è un missile, il manager inglese aveva sì riconosciuto alcuni episodi sfortunati, ma allo stesso tempo aveva accusato il driver di Guadalajara di essere responsabile dei propri guai, specie di quelli che per troppo volte lo hanno essere eliminato al Q1 in qualifica.
Come di recente ha provato il caso di Daniel Ricciardo, l’equipe austriaca non teme di cambiare line-up in corsa e nemmeno di sacrificare chi si è speso per la causa. Se il talent scout Helmut Marko si accorge che un corridore non rende quanto sperato, lo butta via. E questo è ciò che potrebbe accadere a Checo qualora non dovesse mantenere le promesse.
Che il centroamericano sia a rischio non è notizia da ultim’ora, ma è risaputo da tempo, motivo per cui sono già stati tirati fuori diversi nomi di papabili sostituti. In questi giorni sulla questione è intervenuto anche Eddie Jordan, il primo a dare fiducia a Michael Schumacher nel 1991.
L’istrionico imprenditore, che schierò una sua squadra in F1 dal 1980 al 2005, ha mostrato idee chiare su chi andrà ad affiancare l’olandese, ovvero Oscar Piastri.
Il giovane talento australiano, gestito da Mark Webber, ha conquistato il cuore del turbolento dublinese anche grazie al comportamento da pilota navigato tenuto all”Hungaroring.
“Non conosceva il tracciato, eppure è riuscito a qualificarsi in seconda fila, a gareggiare bene, chiudendo quinto, e a lottare con Mad Max“, il suo commento a talkSport. “Credo che abbia delle doti da fuoriclasse. Mi entusiasma. Avendo le carte per giocarsi il Mondiale, saranno importanti i suoi prossimi spostamenti. Alla luce di chi si occupa di lui e del fatto che lo abbia già portato a Woking, non mi stupirei se passasse a Milton Keynes“.
Dopo aver proseguito a tessere le lodi del ragazzino di Melbourne, il 75enne ha bocciato l’idea di un prosieguo con l’attuale status quo, in casa energetica. “Non vedo Sergio restare lì, anche perché il team guarda al futuro“, ha infine sentenziato.
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