Durante il GP d’Ungheria la Red Bull ha messo a segno nuovi record. Ma ce n’è uno che in realtà è passato in secondo piano ma è incredibile.
Siamo a metà stagione 2023 e ormai il campionato è già deciso in favore della Red Bull. Ed è così ormai da almeno un paio di mesi. La scuderia anglo-austriaca ha mostrato una superiorità schiacciante rispetto alla concorrenza, e ora c’è già il conto alla rovescia per capire quando Max Verstappen conquisterà il suo terzo Mondiale di fila. Un dominio totale, che sembra molto simile a quello Mercedes nella prima era turbo-ibrida o a quello di Michael Schumacher ai tempi della Ferrari.
Già a Miami, uno dei primi appuntamenti stagionali, la Red Bull ha cominciato a segnare record su record. Negli Usa in teoria aveva già eguagliato il primato di 15 vittorie su 16 gare, ma a cavallo tra due annate. Ora però vuole eguagliarlo nel 2023, per raggiungere in questa classifica è andata oltre. In Ungheria però è andata oltre, andando a quota 11 vittorie come la McLaren di Ayrton Senna e Alain Prost, che nel 1988 con la MP4/4 riuscì a entrare nella storia.
C’è anche un altro primato, quello risalente a 35 anni fa, che la Red Bull vorrebbe provare a superare: si tratta del record assoluto di vittorie in un anno, conquistato dalla Mercedes nel 2016 con 19 successi su 21 GP. Mentre a cavallo tra due stagioni (tra il GP di Suzuka 2015 e quello di Singapore 2016), la scuderia di Brackley ha fatto ancora meglio vincendo 20 gare su 21. Ma anche qui Verstappen e soci possono riuscire nell’impresa.
Red Bull, in Ungheria un primato incredibile
Ma nell’ultimo weekend di gara la Red Bull ha fatto anche di meglio. Ha centrato la vittoria numero 12 di fila tra 2022 e 2023, balzando in testa alla classifica in solitaria. La scuderia austriaca è ora a quota 11 vittorie consecutive in una sola stagione, quindi in Belgio potrà strappare questo record alla McLaren.
Verstappen inoltre è arrivato sul traguardo per la trentesima volta di fila in Ungheria, superando un primato messo a segno dall’ex compagno di squadra in Red Bull Daniel Ricciardo (29). Il due volte campione del mondo non si è mai ritirato dal Gran Premio d’Australia del 2022, ma per ottenere anche un primato in questa categoria deve davvero superarsi, perché davanti a tutti c’è Lewis Hamilton, che ha completato 48 gare di fila tra il 2018 e il 2020. Ma non è tutto, perché forse pochi sanno che durante il gran premio ha ottenuto un altro record molto particolare.
Da quando la F1 ha introdotto le gomme Pirelli da 18 pollici nel 2022, fare un pit stop sotto i due secondi è diventato molto difficile, visto il peso degli pneumatici. Sebbene il team anglo-austriaco abbia già impressionato quest’anno con uno stop di 2.01 secondi, la Red Bull è stata la prima squadra nel 2023 ad effettuare uno stop inferiore ai due secondi. E’ stato quello di Sergio Perez, che è durato appena 1,98 secondi ed ha aiutato il pilota nella rimonta fino al podio. Insomma Verstappen e soci sono davvero primi in tutto, non c’è che dire.