Dopo alcuni anni di collaborazione è arrivato il momento di separarsi. Un pezzo importante del team Ferrari lascia.
La notizia era nell’aria da tempo e difatti c’era già stato l’annuncio, ora però è stato messa nero su bianco. Con effetto immediato ha lasciato il garage della Rossa un membro importante delle ultime stagioni, ingaggiato con l’obiettivo di riportare la compagine italiana ai vertici di entrambe le classifiche.
Come ben si sa i risultati che dovevano arrivare sono mancati e oggi il Cavallino rappresenta la quarta forza del Mondiale, incalzata, tra l’altro da una McLaren in netto recupero. Non bastasse, sul medio periodo non sembrano esserci possibilità per una ripresa, o almeno non nelle dosi che sarebbero necessarie, prova ne è la rassegnazione apparsa chiara anche dopo l’Ungheria, con quell’ottava e nona piazza conquistate, viste come onesta trasposizione delle potenzialità attuali.
A fronte di questo impasse e della ristrutturazione interna avviata dopo il flop della gestione di Mattia Binotto, è diventato realtà l’addio di Laurent Mekies. Chiamato in Ferrari mentre si occupava di sicurezza alla Federazione Internazionale, nel suo ruolo di direttore sportivo è rimasto sempre un po’ nell’ombra, salvo quei pochi GP in cui il boss italo-svizzero aveva deciso di seguire i lavori da Maranello evitando di andare in circuito.
Nei mesi scorsi si erano via via intensificate le indiscrezioni su una sua uscita di scena, da sommarsi a quella di altri personaggi chiave della vecchia squadra ed infatti in corrispondenza del round dell’Azerbaijan era stato reso noto che sarebbe stato proprio lui a prendere il posto di Franz Tost al timone dell’Alpha Tauri. Per settimane i media hanno tirato ad indovinare su quale sarebbe stata l’ultima gara del manager francese e in queste ore è giunta la risposta.
Un comunicato ufficiale diffuso a poche ore dall’avvio delle prime prove libere del Belgio è stato reso noto, che il transalpino non sarà al muretto. A ricoprirne le funzioni in quel di Spa, ultimo appuntamento prima della pausa estiva, sarà Diego Ioverno che così andrà ad assumere tutti gli incarichi sportivi, compreso quello di tenere i rapporti con la FIA.
Nella scuderia modenese da ventitré anni, riporterà direttamente al team principal Frederic Vasseur, allo stesso modo di Matteo Togninalli, capo degli ingegneri di pista e Ravin Jain, addetto alla strategia.
Sulla carta l’ingegnere classe 1977 avrebbe già dovuto salutare prima di Budapest, ma per agevolare la riorganizzazione del gruppo, con annessa distribuzione dei compiti, ha accettato di attendere.
Per il 46enne sarà un ritorno alle origini dato che prima di diventare un federale aveva lavorato come ingegnere di gara, responsabile degli ingegneri e delle prestazioni del veicolo per l’allora Toro Rosso. Già in forza alla Minardi, venne semplicemente confermato dal patron della Red Bull Dietrich Mateschitz, quando questi rilevò dalle mani dell’imprenditore emiliano l’equipe nel lontano 2005.
Di nuovo protagonista di uno scossone a livello di personale, nei prossimi eventi la Ferrari dovrà cercare di non cadere preda della confusione.
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