L’auto elettrica continua a far discutere, ed ora è nata una nuova polemica. Ecco cosa è emerso in queste ultime ore.
Il mondo delle quattro ruote si sta concentrando del tutto sull’auto elettrica che, a meno di ribaltoni inattesi, rappresenta il futuro. Tuttavia, in Italia non c’è stata una risposta convinta a questa nuova tecnologia, che attrae per nulla i consumatori.
Infatti, i costi d’acquisto troppo elevati, la scarsa autonomia ed i lunghi tempi di ricarica non fanno nulla per agevolare la transizione, oltre alle discutibili politiche su cui sta puntando l’Europa per eliminare i motori a combustione nel più breve tempo possibile.
Detto questo, è proprio il caso di parlare del discorso ricarica, soffermandosi sul problema delle colonnine. Per qualcuno, in Italia ce ne sono troppo poche, ed è chiaro che acquistare un’auto elettrica per poi non sapere dove farle fare il “pieno” è un grosso problema. Su questo tema c’è ancora un dibattito molto acceso.
Auto elettrica, ancora problemi per la ricarica
Attorno all’auto elettrica c’è sempre un gran dibattito, ed uno dei temi che maggiormente preoccupa i potenziali consumatori è relativo alla loro autonomia, ancora troppo bassa per poter competere con i motori a combustione, ed i lunghi tempi delle ricariche. In tal senso, la Tesla sta lavorando duramente, ed i suoi Supercharger stanno limitando molto le tempistiche, ma è chiaro che ancora siamo ben lontani dagli standard desiderati.
Nel nostro paese, c’è anche un altro problema non da poco, che riguarda la mancanza di infrastrutture necessarie per poter passare del tutto all’auto elettrica, e ci riferiamo, in particolar modo, al discorso delle colonnine di ricarica, che soprattutto nel Sud Italia, sono davvero merce molto rara.
La società di consulenza BIP ha organizzato un meeting molto interessante in tal senso, dove c’è stato un confronto tra i produttori di auto ed i gestori che si occupano delle grandi reti di ricarica. Il generale manager dei primi, ovvero Andrea Cardinali, ne ha parlato con Federico Caleno dell’Enel X Way ed Ewiva. Presenti anche Fabio Pressi di 2A e Federico Testa di ACEA.
Cardinali è andato subito al dunque, affermando: “Un turista che proviene dall’estero ed arriva al Sud in queste settimane, si trova di fronte ad una rete di ricarica molto deficitaria“. Secondo lui, è chiaro come le scarse vendite di auto elettriche in Italia siano legate anche a questo problema, che non consente ai potenziali clienti di avere la certezza di poter ricaricare la propria vettura nei pressi delle abitazioni. Dando un’occhiata alle postazioni di ricarica, non ha tutti i torti.
Calendo, invece, non la pensa affatto così, ed ha affermato: “In rapporto a quello che è il parco di auto elettriche e plug-in ibride che circolano oggi in Italia, abbiamo una rete di ricarica assolutamente sufficiente. Tuttavia, non è nostra intenzione fermarci, e negli ultimi due anni abbiamo largamente investito sulle ricariche ad alta potenza, continuando ad installare colonnine AC in molte città“. Quelle delle colonnine di ricarica è un vero e proprio nodo da sciogliere,