Ancora una volta gli italiani sono penalizzati da uno scopero dei mezzi che paralizzerà le città: fasce protette e avvertenze
Luglio conferma di essere un mese terribile per i trasporti in Italia. Ci siamo appena messi alle spalle gli scioperi dei treni, che in realtà dopo l’intervento del ministro Salvini sono durati solo un giorno e non due, e quello degli aerei di sabato 15 luglio. Ora però sta per arrivare un’astensione dal servizio dei mezzi pubblici che paralizzerà un’intera città.
Succederà il 19 luglio 2023 a Torino, una nuova cattiva notizia per tutti quelli che utilizzano mezzi pubblici (bus urbani ed extraurbani, tram, metropolitana) nel capoluogo. Una notizia che arriva dopo un’altra mazzata che ha colpito chi usufruisce del trasporto a Torino.
Dal 1° luglio di quest’anno infatti GTT, la società che lo gestisce, ha deciso di aumentare l’importo degli abbonamenti per l’utilizzo dei servizi che fanno parte del sistema integrato Formula. Non è aumentato invece l’abbonamento urbano di Torino (Formula U).
Allo stesso modo anche il Biglietto Integrato Metropolitano, che consente viaggi su più mezzi sfruttando tram, bus, ferrovie e metropolitana ha adeguato le tariffe. In particolare il BIM Integrato A è valido per 100 minuti dalla prima convalida sulla rete urbana e suburbana GTT di Torino. Vale anche sulla metropolitana e sulle linee ferroviarie Trenitalia e GTT entro i limiti della prima cintura ed è passato da 3,50 a 3,70 euro.
Invece il BIM Integrato B è valido per 120 minuti dalla prima convalida sulla rete urbana e suburbana GTT di Torino, sulla metropolitana. Ma anche sulle linee ferroviarie Trenitalia e GTT e su alcune linee automobilistiche extraurbane gestite dal Consorzio Extra.To fino alla seconda cintura. In questo caso è passato da 4 euro a 4,20 euro.
Sciopero dei mezzi, disagi in Italia: garantite soltanto le fasce protette
In mezzo a tutto questo si inserisce adesso anche lo sciopero dei mezzi pubblici a Torino proclamato dalle organizzazioni sindacali Faisa-Cisal, Fast-Confsal, Usb e dalla RSU settore Metropolitana. Uno stop della durata di 24 ore ma, essendo programmato in un giorno feriale, sono previste fasce orarie di garanzia per tutelare chi si deve muovere e andare al lavoro.
In pratica servizio urbano-suburbano, metropolitana, centri di servizi al cliente funzioneranno dalle ore 6:00 alle ore 9:00 e dalle ore 12:00 alle ore 15:00. Invece il servizio extraurbano, servizio bus sostitutivo ferrovia Torino-Aeroporto-Germagnano-Ceres da inizio servizio alle ore 8:00 e dalle ore 14:30 alle ore 17:30.
E ancora, il servizio ferroviario Rivarolo-Chieri dalle ore 6:00 alle ore 9:00 e dalle ore 18:00 alle ore 21:00. Invece nelle altre fasce orarie non coperte dai turni di garanzia il servizio di trasporto urbano a Torino potrà subire variazioni o cancellazioni. In ogni caso è assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce garantite.
Da cosa nasce la protesta? Secondo le organizzazioni sindacali, da diversi mesi a GTT spinge per la saturazione dei turni del personale viaggiante e una richiesta di prestazione straordinaria. Inoltre le richieste di una giornata di ferie, anche quando presentata con molto anticipo, riceve quasi sempre risposta negativa oppure è concessa solo in cambio di una prestazione straordinaria.
Inoltre è anche impossibile pianificare le ferie, perché siamo in presenza di una forte carenza di organico. Secondo i sindacati mancano almeno 200 autisti per coprire in modo esaustivo tutti i turni, ma GTT da quell’orecchio non sente e chiede ancora recupero di produttività.
Finita qui? In realtà è solo un altro capitolo della lunga estate calda per i trasporti in Italia perché siamo vicini ad un nuovo sciopero generale sempre dei mezzi pubblici. Questa volta a livello nazionale, lo ha proclamato l’Usb per lunedì 24 luglio e durerà 4 ore.