Arrivano notizie sul futuro delle automobili. Il continente europeo sembra molto più indietro rispetto ad altre zone produttive del globo.
Il futuro delle auto va verso l’elettrico. Sono tantissimi i modelli che stanno fuoriuscendo dalle produzioni internazionali e che sembrano pronti a sposare un linguaggio più ecosostenibile, uno svecchiamento rispetto alla classica e tradizionale alimentazione a carburante fossile.
Ma quanti automobilisti nel mondo sono pronti a questa conversione, ad affidarsi ad autovetture di modello BEV per dare un contributo all’ecosostenibilità? In realtà molti, secondo quelle che sono le ricerche di Simon-Kucher & Partners, società di consulenza manageriale globale specializzata in strategie, marketing, prezzi e vendite.
A livello automobilistico sembra che ben il 63% delle persone interessate sembrano propense a passare all’elettrico senza troppi patemi d’animo o dubbi di sorta. Ma c’è una differenziazione riguardo alle popolazioni mondiali: vi sono zone in cui l’elettrico fa già parte del mercato automotive standard, altre dove invece sta ancora facendo fatica ad emergere.
La ricerca effettuata con un campione di persone provenienti da tutto il mondo ha avuto un riscontro chiaro e piuttosto realistico. Infatti il passaggio alle vetture elettriche con sistema BEV non è ancora divenuto concreto in Europa e negli Stati Uniti.
Il sondaggio parla del 51% di utenti statunitensi e del 52% di europei che sarebbero disposti a passare all’elettrico in breve tempo. Dunque solo la metà degli interpellati hanno fiducia nella svolta ecosostenibile, mentre l’altra metà preferirebbe rimanere alle vecchie alimentazioni o al massimo passare all’ibrido.
In Cina invece è tutt’altra storia. Le auto elettriche fanno già parte delle quotidianità e moltissime persone del vasto paese asiatico sono già propense alla svolta: ben l’89% degli intervistati direbbe sì a vetture con sistema BEV. Differenze davvero ampie tra due culture motoristiche molto lontane.
Ma quali sono i motivi per cui, secondo gli intervistati, è un bene passare ai motori elettrici? In particolare tre: il basso impatto ambientale in primis, ma anche la presenza di incentivi convenienti per acquistare tali vetture e la possibilità di circolare sempre ed ovunque, senza alcun limite imposto invece nelle grandi città per i motori inquinanti.
Tra i dubbi più grandi riguardo gli stessi motori ecologici spiccano i costi elevati sia delle auto che della manutenzione, la scarsa autonomia tra una ricarica e l’altra e la parca presenza su territorio delle colonnine di ricarica elettrica. Proprio le criticità che in Italia non stanno facendo sbocciare questo mercato produttivo.
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